E' cresciuto in maniera importante, nei primi quattro mesi del 2021, il numero delle persone che si sono rivolte alla Caritas diocesana di Perugia in cerca di aiuto: 2.100 soltanto dal primo gennaio al 30 aprile, a fronte delle 3.240 richieste di aiuto registrare in tutto il 2020.
Tante famiglie, in forte aumento quelle italiane, messe in
ginocchio dalla crisi, che per la prima volta si sono trovate
costrette a chiedere sostegno: genitori che hanno perso il
lavoro o sono in cassa integrazione non riuscendo a far fonte
alle spese, al pagamento degli affitti o dei mutui.
E' la fotografia emersa nel corso di una conferenza stampa al
'Villaggio della Carità - Sorella Provvidenza' di Perugia, con
il direttore della Caritas diocesana don Marco Briziarelli che,
in attesa dei dati ufficiali dell'Osservatorio diocesano sulle
povertà e le risorse, in uscita a giugno, ha fornito alcuni
elementi relativi all'emergenza economica e sociale generata
dalla pandemia nell'Archidiocesi perugino-pievese.
Tra le voci dell'aiuto Caritas considerate più allarmanti i
'contributi alloggio', con un aumento dell'891 per cento, gli
'interventi alloggi' con un più 263 per cento e i 'contributi
utenze', cresciuti del 103 per cento.
Riproduzione riservata © Copyright ANSA