Sono entrambi membri della Giunta
provinciale per la prima volta: il 17 febbraio, gli assessori
Marco Galateo e Luis Walcher hanno stilato un bilancio del primo
anno nell'esecutivo altoatesino e degli obiettivi da perseguire
in futuro.
"Il futuro non si aspetta, si costruisce". Il vicepresidente
e assessore provinciale per l'Istruzione e Cultura italiana,
Commercio e servizi, Artigianato e Industria, Marco Galateo, ha
esordito con questa frase introducendo il lavoro svolto e gli
obiettivi futuri. Galateo ha sottolineato l'importanza di
lavorare per aumentare il benessere delle persone e delle
imprese locali. "La sfida è quella di puntare su innovazione e
formazione, attraverso il rafforzamento del rapporto tra sistema
economico nazionale ed internazionale, la promozione dell'Alto
Adige e la realizzazione della Piattaforma economica 2030", ha
sottolineato Galateo. "Vogliamo creare una base forte dove gli
stakeholder possano interfacciarsi e stabilire un dialogo
stabile per affrontare le sfide dell'economia globale e creare
le condizioni per definire un documento strategico, aperto e
condiviso, per guidare le scelte di domani, soprattutto per le
piccole e medie imprese", ha rimarcato Galateo nel presentare il
grande obiettivo per il prossimo futuro. Introducendo la
cultura, il vicepresidente Galateo ha definito questo ambito "un
motore economico del territorio, aperto a tutti e fonte di
ricadute economiche per la provincia di Bolzano". "Lavoriamo per
rafforzare le politiche giovanili in Alto Adige e la
collaborazione tra scuola e agenzie di formazione: l'obiettivo è
promuovere la cultura del rispetto. Un valore fondamentale da
profondere nelle nuove generazioni, anche attraverso il percorso
che abbiamo intrapreso con "Storie italiane", per valorizzare
recuperare la storia degli ultimi 20 anni delle associazioni
italiane attive sul territorio", ha detto Galateo.
Galateo, assessore competente alla scuola italiana, ha
spiegato come una formazione costante e di qualità rappresenti
una forte esigenza per il tessuto economico locale. "La rete di
rinnovamento del territorio parte dal miglioramento dell'offerta
formativa e dall'incremento del personale docente qualificato.
Abbiamo aumentato da 3054 a 3094 l'organico dei docenti nella
scuola italiana. Un percorso pluriennale che proseguirà, a
stretto contatto anche con le esigenze dell'intendenza tedesca e
ladina", ha spiegato Galateo.
L'assessore provinciale all'Agricoltura, Foreste e Turismo
Luis Walcher, per parte sua, ha individuato nel rafforzamento
delle zone rurali, l'obiettivo primario del proprio lavoro
all'interno dell'Esecutivo. "La rete di strade rurali, che si
estende per diverse migliaia di chilometri, è fondamentale per
lavorare e vivere in Alto Adige", ha esordito Walcher. "Anche la
superficie boschiva, che copre metà del territorio dell'Alto
Adige, è di fondamentale importanza: di questa parte, la metà è
rappresentata da bosco di protezione", ha spiegato. "Abbiamo
cercato di creare le infrastrutture del futuro nelle zone
rurali, puntando sulla meccanizzazione interna". Si è investito
anche nel Servizio veterinario provinciale. "Il Centro di
Sperimentazione Laimburg, che quest'anno festeggia il suo 50°
anniversario, è anche sinonimo di innovazione e ricerca, ad
esempio con il programma di ricerca pluriennale Nuts & Herbs per
i prodotti di nicchia noci ed erbe aromatiche", ha sottolineato
l'assessore provinciale Walcher.
Sulla riforma abitativa, alla quale Walcher sta collaborando per
il proprio ambito di competenza, l'assessore provinciale ha
ribadito la sua intenzione ad arginare la svendita dei masi
chiusi, che in Alto Adige sono 13.412, affrontando il tema degli
affitti brevi. "Quando si acquista un maso chiuso, l'attenzione
deve essere rivolta alla sua gestione. Per preservare il
paesaggio altoatesino, è necessario che i contadini lavorino nei
masi", ha detto Walcher. "Dobbiamo essere contenti se anche
nella prossima generazione troveremo contadini e contadine: sarà
sempre più difficile perché è faticoso fisicamente, per un
lavoro da svolgere sette giorni su sette". L'assessore Walcher
ha anche sottolineato la multifunzionalità del bosco e la sua
fondamentale importanza per l'intera società.
Per quanto riguarda i grandi predatori, è necessario
continuare a fare in modo che orsi e lupi non si avvicinino
troppo alle zone abitate. Walcher ha poi citato il Centro tutela
specie acquatiche, dove vengono allevati pesci locali genuini,
soprattutto trote. Nella Scuola forestale Latemar vengono
formate persone che lavorano nel settore forestale. Per
garantire la sopravvivenza futura dei masi, Walcher ha
assicurato che essi verranno sostenuti. L'assessore provinciale
ha quindi sottolineato che il compito principale è quello di
vivere e sperimentare al meglio lo spazio rurale. "Il ciclo
locale può essere vissuto solo se l'agricoltura ha un futuro, e
questo è possibile solo se i prodotti agricoli hanno un certo
valore. Il turismo ha un futuro solo se la popolazione locale
non viene limitata. Vogliamo che l'Alto Adige rimanga una terra
speciale, sia per la popolazione locale che per i turisti", ha
concluso l'assessore Walcher.
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