Apre oggi al pubblico la mostra "Da maestro a allievo: Giovanni Chiaramonti e Curzio Massart nella Pisa del Novecento", ospitata nella sala della biblioteca di Palazzo Blu di Pisa fino al 14 aprile, a ingreso gratuito.
La mostra, curata da Stefano Renzoni, spiega una nota del museo pisano, "intende far conoscere per la prima volta a Pisa due pittori come Giovanni Chiaramonti (1861-1942) e Curzio Massart (1907-1985), legati da un rapporto maestro-allievo, alcune opere già presenti nelle collezioni della Fondazione Pisa".
I due pittori a lungo
lavorarono a Pisa ma negli anni la loro memoria memoria si è
persa.
Per la realizzazione dell'esposizione, Palazzo Blu si è
avvalso di prestiti arrivati da Trevi (Perugia) e da Pisa,
contribuendo ad ampliare la conoscenza e la valorizzazione del
territorio attraverso la riscoperta dell'arte pisana tra Otto e
Novecento. Esposte una cinquantina di opere che illustrano
vedute e interni di chiese, paesaggi, marine, nature morte,
fiori e ritratti, in cui sono riconoscibili scorci di luoghi e
paesaggi pisani e toscani. Secondo Renzoni, "Giovanni
Chiaramonti, nonostante abbia insegnato pittura presso le Scuole
tecniche industriali per decenni a Pisa, risulta addirittura
pressoché sconosciuto, e le sue opere sono quasi introvabili in
città e Curzio Massart, celebre medico, ha visto appannarsi la
propria fama artistica, fino a scomparire". La mostra, inoltre,
chiude idealmente un cerchio perché Chiaramonti ha avuto tra i
suoi allievi anche due membri di quella famiglia Giuli che
abitava in quello che oggi è Palazzo Blu, vale a dire Giuseppe e
Maria Giuli Rosselmini Gualandi.
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