La squadra ciclistica dell'Astana
ha ufficializzato la rescissione del contratto di Miguel Angel
Lopez dopo aver "scoperto nuovi elementi che mostrano il
probabile legame" tra lo scalatore colombiano e il dottor Marcos
Maynar, su quale gravano sospetti di somministrazione di doping.
"L'Astana Qazaqstan Team ha scoperto nuovi elementi che mostrano
il probabile legame - è scritto in un comunicato diffuso dal
team - tra Miguel Angel Lopez e il dr. Marcos Maynar. Di
conseguenza, il team non ha altra scelta che rescindere, con
effetto immediato, il contratto con l'atleta, a causa della
violazione del suddetto contratto e nel rispetto del regolamento
interno della squadra". La squadra kazaka ha aggiunto di non
voler fare altri commenti "per preservare i diritti della
squadra e del corridore". Miguel Angel Lopez, 28 anni, terzo al
Giro e alla Vuelta nel 2018, ha rispoto anche lui con una nota
in cui parla di "rescissione abusiva e ingiustificata" del suo
contratto, aggiungendo di voler mettere il caso "nelle mani
della Giustizia". Nel suo comunicato, il colombiano nega "ogni
accusa che possa macchiare il mio nome e onore di corridore
professionista" e ricorda di non essere "mai risultato positivo
a nessun farmaco o prodotto dopante e di non essere mai stato
messo sotto inchiesta da una qualsiasi autorità". Miguel Angel
Lopez, vincitore del Giro di Svizzera nel 2016 e del Giro di
Catalogna nel 2019, era stato arrestato il 22 luglio scorso al
suo arrivo all'aeroporto di Madrid, nell'ambito di un'inchiesta
aperta per traffico di droga e riciclaggio di denaro e al cui
centro c'è proprio il medico Marcos Maynar. Il team dell'Astana
aveva poi deciso di sospendere il corridore "fino a quando non
saranno chiarite le circostanze del caso", per poi reintegrarlo
"provvisoriamente" una settimana dopo, "in assenza di elementi
riscontrati dalle autorità spagnole o dall'Unione Ciclistica
Internazionale (Uci)". Ora il licenziamento.
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