"Mi ha fatto molto male vedere quella
maglietta che inneggia a una persona violenta che è l'assassino
di mio marito". Lo ha detto Marisa Grasso, la vedova
dell'ispettore Raciti ricordando, a pochi giorni da Napoli-Roma,
la maglietta "Speziale libero" indossata da Gennaro De Tommaso
la sera del 3 maggio all'Olimpico. "Dopo sette anni in cui ho
chiesto giustizia e verità - ha spiegato - fa male vedere una
maglietta che inneggia a Speziale, ma mi ha fatto male tutto,
questa sorta di trattativa, le violenze e il morto fuori dallo
stadio. A casa mia e' cambiato tutto, mentre fuori le cose non
cambiano. Nel prossimo week end, quando tutti andranno negli
stadi a vedere le partite, io andrò al cimitero a ricordare mio
marito". Marisa Grasso ha parlato ai giovani dell'università
Federico II di Napoli: "Io ho visto la morte di mio marito, ho
visto la mia famiglia rasa al suolo. Spero che gli episodi
accaduti il 3 maggio non si ripetano più e che possiamo tornare
in tutta Italia a vederci una partita solo con gioia e emozioni
positive". "Io - ha concluso - sono una donna sconfitta, che ha
perso una parte della sua vita, ma non scappo dalla Sicilia o
dall'Italia perché il tempo deve darci delle risposte. Rimanere
e testimoniare e' difficile, ma magari posso dare un reale
contributo al cambiamento".
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