"Il legame che Giuseppe Tomasi di
Lampedusa instaurò con i luoghi nei quali visse, nel corso
della sua esistenza, è talmente forte da percorrere, come una
ricca sorgente sotterranea, la sua intera produzione
letteraria", scrive in un suo saggio Maria Antonietta Ferraloro.
E la città alla quale si ispirò lo scrittore, nato a Palermo,
il 23 dicembre 1896 e morto a Roma il 23 luglio 1957, per
descrivere strade, dimore, ambienti e personaggi per la stesura
del suo "Il Gattopardo" è Palma di Montechiaro
nell'Agrigentino, fondata dai suoi antenati. Vi sono riferimenti
così precisi, nel romanzo, pubblicato postumo da Feltrinelli
nel 1958, che non lasciano alcun dubbio. E' proprio uno di
questi luoghi forse il più caro al creatore del principe
Fabrizio Salina, ispirato al bisnonno dell'autore, il Palazzo
Ducale, fatto costruire dal Duca Giulio Tomasi tra il 1653 ed il
1659, in quel comune al sud della Sicilia, ad ospitare una vasta
mostra di cento opere d'arte contemporanea. L'esposizione aperta
nei giorni scorsi si concluderà l'8 maggio prossimo. Quadri,
sculture, installazioni di grande effetto scenico in un'alchimia
di giochi di luce e colori, realizzati da sessanta autori sono
appesi e adagiati sotto i soffitti a lacunari lignei dipinti che
coprono le otto sale del primo piano. Tra cui spicca lo stemma
ducale dei Tomasi. Il tema suggerito dal curatore
dell'esposizione Michele Citro per questa prima edizione della
Biennale d'arte del Gattopardo è: "Homodeus. Il dilemma
dell'uomodio". "Ma chi è l'homodeus? È, innanzitutto, un essere
umano. Un individuo diviso: da un lato c'è l'inevitabile e quasi
coatta accettazione della propria finitezza, del proprio
maledettissimo limite; dall'altro il sentimento, insopprimibile,
di essere altro", dice Citro, guardando con soddisfazione il
risultato del suo lavoro. "Il giorno dell'inaugurazione sono
arrivati centinaia di persone", osserva sorridendo. Aggiunge il
sindaco di Palma di Montechiaro, Stefano Castellino: "La scelta
di lanciare questa iniziativa pensata insieme a Citro ed ai miei
collaboratori del Gruppo Io sono P.a.l.m.a. composto da Angela
Rinollo, Giuseppe Todaro e Marilena Vaccaro — nasce dalla
volontà di far conoscere sempre di più un posto magico per
architettura, paesaggio, colori, profumi, persone, col fine di
dimostrare che anche l'ultimo lembo di terra del Sud può
divenire centro propulsore di arte e, in particolare, di quella
contemporanea finora, forse, poco trattata in tutto il
territorio provinciale". I locali del piano terra ospitano la
Biblioteca "Giovanni Falcone". Gli artisti selezionati sono Elia
Alunni Tullini (Umbria), Gianni Andolina (Sicilia), Annalisa
Apicella (Campania), Alan Azzon (Cina), Katarzyna Bak (Polonia),
Giuseppe Bonaccorso (Calabria), Annamaria Bonanno (Sicilia);
Saturno Buttò (Veneto), Myriam Cappelletti (Toscana), Cinzio
Cavallarin (Toscana), Giuliano Censini (Toscana), Angelo Andrea
Citro (Campania), Luca Conca (Lombardia), Peppe Cuomo
(Campania), Angelo D'Amato (Campania), Carmela De Caro
(Campania), Emanuela De Franceschi (Lazio), Giuseppe Di Guida
(Campania), Maria Ditaranto (Basilicata), Yvonne Ekman (Svezia),
Ignazio Fresu (Sardegna), Paolo Gaetani (Lazio), Angelo Giordano
(Campania), Gianfranco Gobbini (Umbria), Alessandro Grazi
(Toscana), Emanuele Gregolin (Lombardia), Carla Guarino
(Campania), Alessandro Guerriero (Lombardia), Bin Gui (Cina),
Luca Impinto (Campania), Mami Kawasaki (Giappone), Metaleone
(Lombardia), Valeriano Lessio (Veneto), Kang Li (Cina), Tano
Licata (Sicilia), Guido Marena (Campania), Pier Francesco
Mastroberti (Campania), Fulvia Morganti (Sicilia), Pasquale
Palese (Basilicata), Alessandro Papari (Campania), Nicola
Pellegrino (Campania), Adriano Piu (Friuli-Venezia Giulia),
Giuseppe Pizzo (Campania), Ton Pret (Paesi Bassi), Jing Qiu
(Cina), Abdul Razzaq Mawla (Iraq), Cesare Saccenti (Toscana),
Riccardo Saltini (Toscana), Andreas Senoner (Toscana), Tina Sgrò
(Calabria), Alison Shanks (Inghilterra), Fernando Spano
(Puglia), Fabio Timpanaro (Sicilia), Gaetano Tommasi (Puglia),
Mario Trapani (Sicilia), Fabrizio Trotta (Calabria), Valerio
Toninelli (Toscana), Dino Ventura (Basilicata), Vittorio Vertone
(Basilicata), Silvio Zago (Veneto), Keqi Zhang (Cina), Giuseppe
Zoppi (Friuli-Venezia Giulia) e Qionghui Zou (Cina). Inoltre,
durante la manifestazione sarà esposto il grande arazzo "Ananias
e Saphira", nato dal cartone di Raffaello, realizzato ad arte
dalla tessitura belga di Heinrich Mattens e restaurato dai
professionisti della Cappella Sistina, parte della collezione
privata di Roberto Bilotti Ruggi d'Aragona.
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