È costituzionalmente illegittimo il
divieto di concedere al padre la detenzione domiciliare quando
la madre sia deceduta o impossibilitata a occuparsi dei figli,
ma questi possano essere affidati a terze persone. Non viola,
invece, i principi costituzionali il diverso trattamento,
stabilito dall'ordinamento penitenziario, per la donna e l'uomo
condannati che abbiano figli di età non superiore a dieci anni
ovvero gravemente disabili. Lo ha stabilito la Corte
Costituzionale con una sentenza depositata oggi.
"La questione - spiega la Consulta - era stata sollevata dai
Tribunali di sorveglianza di Bologna e di Venezia. Il primo caso
riguarda un detenuto che aveva chiesto di essere ammesso alla
detenzione domiciliare per occuparsi dei suoi due bambini, che
erano allo stato accuditi dalla loro sorella maggiore. Il
secondo caso concerne invece l'analoga richiesta di un detenuto
padre di un figlio gravemente disabile, che necessitava di
continua assistenza da parte della madre".
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