Si aggrava la crisi energetica a
Cuba dove, a causa dello stop alla produzione nella maggior
parte delle centrali termoelettriche del Paese - per guasti e
mancanza di combustibile -, oggi il 42% dell'isola rimarrà a
buio per l'ormai quotidiano blackout programmato. Lo riferisce
la compagnia statale Union Eletrica, secondo cui, a fronte di
una domanda di 3.240 megawatt, le poche, malandate e maltenute
strutture nazionali in servizio da oltre 40 sono in grado di
offrirne al massimo 1.310. In particolare, 7 delle 20 centrali
in esercizio rimarranno infatti ferme per manutenzione, mentre
altre 78 sono fuori uso per mancanza di gasolio.
Da agosto dello scorso anno tra avarie e carenze di
combustibili è stato necessario imporre razionamenti giornalieri
per molte ore al giorno. La situazione è peggiorata da ottobre
quando due uragani e due terremoti hanno causato tre blackout
totali nazionali e ulteriori danni alla già disastrata rete
elettrica nazionale.
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