Una formidabile Federica Brignone ha portato a termine un'altra impresa sulla difficilissima pista di Sun Valley intitolata a Ernest Hemingway. Dopo aver conquistato la coppa del mondo generale e quella di discesa, la sciatrice valdostana mette in bacheca anche quella di slalom gigante, centrando un fantastico tris in una stagione che l'ha vista protagonista assoluta.
Fuori tra le lacrime, tradita dalla neve scivolosa e dalle contropendenza della Hemingway, già nella prima manche la neozelandese Alice Robinson, l'unica rivale che la precedeva di venti punti, a Federica sarebbe bastato arrivare 13/a per aggiudicarsi la coppa. Ma Brignone - la tigre delle nevi come dice l'immagine sul suo casco - non e' una da calcoli ragionieristici. Nello sci alpino ti insegnano "ad andare piu' veloci e non piu' piano", altrimenti su filo dei centesimi "rischi pasticci" clamorosi.
E cosi' nella manche decisiva ancora una volta Fede ha "corso per vincere", attaccando e basta, un altro dei suoi all inn come e' nel suo carattere e come ha fatto in tutta questa sua magica stagione che solo con questa determinazione le ha del resto regalato ben 10 vittorie, cinque terzi ed ora pure un secondo posto. Come si conviene ai veri campioni ne e' venuta infatti fuori questa splendida piazza d'onore in 2.10.15, il suo podio n.85 in carriera.
Inevitabile e giustissima dunque l gioia per questa coppa che "era nei suoi sogni". "Qualcosina ho tenuto nella seconda manche, ma sono contentissima del risultato", ha comunque confessato Brignone. "E' la prima volta in carriera che passo il traguardo già esultando. La coppa di gigante - ha aggiunto la valdostana - era un altro dei miei sogni e si è realizzato. Ho sempre fatto troppi errori nel passato, ma negli ultimi anni sono sempre stata lì vicina. Quest'anno mi sono messa a testa bassa e ho cercato di vincere più gare possibili. Nella prima manche pensavo di avere buttato via tutto (sul dosso in ombra che l'aveva sbalzata fuori linea, ndr), ma il nostro è uno sport davvero difficile, e si gioca sempre sul filo dei centesimi. Avrei voluto vincere anche oggi, ma forse oggi non ho tirato esattamente al massimo. Ho provato a vincere, ma a un certo punto ho anche cercato di non fare errori e di non esagerare. Non mi importava più del risultato. Sono davvero felice della coppa, la terza della stagione. Non posso che essere soddisfatta".
Vittoria invece alla svizzera Lara Gut-Behrami grazie ad una forma ed a una forza mentale ritrovate proprio su finale di stagione. Terzo posto infine alla sempre regolare e temibilissima svedese Sara Hector. Fuori invece Sofia Goggia dopo una serie di errori su una pista che gia' nella prima manche le aveva creato problemi. Il tutto a causa di un fondo gelato nella notte e modificatosi durante il giorno per il sole e le temperature primaverili trasformandolo - immagine sua - quasi in "un vero campo delle famose patate dell'Idaho". Sofia comunque - ed e' questo quel che conta - ha fatto una gara eccellente e finisce cosi' la stagione con uno splendido terzo posto nella classifica generale: alle spalle solo di Brignone e di Gut-Behrami e con un bottino di tutto rispetto: 931 punti. Incredibile pensando che l'anno scorso e' rimasta ferma per ben 9 mesi. Per l'Italia il giovane talento valdostano Giorgia Collomb, 18 anni e campionessa mondiale juniores dopo aver vinto in nazionale a Saalbach anche l'oro iridato nel parallelo a squadre, ha chiuso invece buona 14/a in. E' anche su di lei che ci sta costruendo il futuro dello sci azzurro. Domani a Sun Valley ultimo gigante uomini con coppa gia' vinta dallo svizzero Marco Odermatt. Per l'Italia in gara il trentino Luca De Aliprandini e l'altoatesino Alex Vinatzer.
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