Storica giornata per i colori azzurri
sul catino di Igls, in Austria, con il primo podio assoluto in
Coppa del mondo di skeleton per l'Italia. Un evento memorabile,
ed il merito è stato di Valentina Margaglio: l'atleta di Casale
Monferrato, che nell'ultimo anno e mezzo aveva più volte
flirtato con le prime tre posizioni senza mai raggiungerle, ha
azzeccato una meravigliosa seconda run, grazie alla quale ha
recuperato dall'ottavo posto di metà gara, cogliendo il terzo
posto a 0″45 dalla leader con il miglior tempo di manche. La
28enne piemontese, bronzo nella gara a squadre ai mondiali 2020
ad Altenberg, entra così di diritto nella storia azzurra della
disciplina. La gara è stata vinta dalla russa Elena Nikitina,
già vincitrice della gara inaugurale, che ha fissato il
cronometro sul tempo di 1"47″83, mettendosi alle spalle
l'olandese Kimberley Bos (+ 0"20). Out invece Alessia Crippa
nella prima manche: la 21enne ossolana si è classificata
22esima.
Finale thrilling nella gara maschile, con tre atleti arrivati al
primo posto a pari merito. Il britannico Matt Weston, alla prima
vittoria in carriera nel massimo circuito, il cinese Wenqiang
Geng e il tedesco Christopher Grotheer hanno completato le due
manche con il tempo totale di 1'46"04. Più attardati in
classifica i due italiani in gara: Mattia Gaspari ha concluso al
15esimo posto, peggiorando di due posizioni rispetto alla prima
run, e Amedeo Bagnis 19esimo. In classifica comanda sempre
Grotheer (425 punti), seguito dal russo Alexander Tretiakov (377
punti) e dal tedesco Axel Jungk a 376 punti.
"Sono davvero contentissima - dice Valentina Margaglio, appena
scesa dal podio delle premiazioni - ho ascoltato i tecnici e
nella seconda run ho pensato solo alla mia discesa. Sono
riuscita a fare delle belle linee. Mentre aspettavo il risultato
ho notato che da metà in poi tutte perdevano rispetto a me e non
mi spiegavo come mai. Poi ho cominciato a capire. Non ho spinto
fortissimo, in realtà, perché mi porto dietro ancora qualche
conseguenza dell'infortunio al piede che ho subito nella
preolimpica. Dopo la prima manche le prime dieci erano tutte
molto vicine - prosegue Margaglio - e questo fa capire come sia
salito il livello nelle gare femminili".
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