Chi potrà impedire a Marc Marquez di dominare anche nel Gp delle Americhe e centrare la tripletta nel suo spettacolare inizio stagione in MotoGp? E' la domanda al momento senza risposta che circola nel paddock ad Austin, un circuito che oltretutto è sempre stato favorevole allo spagnolo, già diventato tutt'uno con la Ducati ufficiale.
E il primo a confermare che tutto sembra indicare come inevitabile un'altra doppia vittoria, sprint e gara, è lo stesso leader del mondiale: "Abbiamo iniziato nel miglior modo possibile. Mi sento a mio agio in tutte le sessioni e ogni gara che passa il legame col team è migliore - ha detto nella conferenza stampa del giovedì -. Veniamo da due weekend quasi perfetti e questa è una pista in cui sono sempre stato veloce". Finora il suo unico rivale è stato il fratello minore Alex Marquez, che con la Ducati del team Gresini ha occupato il secondo posto nel podio sia in Thailandia, sia in Argentina, mentre Francesco Bagnaia ha sempre faticato a tenere il ritmo del compagno di team e già si trova a -31 punti in classifica. Il due volte campione del mondo, inoltre, ad Austin ha vinto solo una volta, la gara sprint di due stagioni fa, a conferma di un rapporto non eccellente con l'impegnativa pista texana, dove invece Marquez senior ha ottenuto ben sette successi, anche se l'ultimo risale al 2021.
L'italiano spera comunque di "migliorare in questi giorni il feeling con la moto grazie all'aiuto della squadra", cominciando a ridurre il gap che si è creato con Marquez. Questi ha ammesso che "le aspettative sono alte e i risultati non le hanno certo diminuite. Meglio così che avere dei dubbi ma cerco sempre di pensare in modo negativo per non avere quella fiducia eccessiva che ci porta a situazioni che non ci piacciono. Il punto è restare concentrati: nella mia miglior stagione, il 2019, l'unico errore l'ho commesso proprio qui". Forse a questa ipotesi si aggrappa l'unica speranza per gli altri piloti, a cominciare proprio da Alex: "Sappiamo che mio fratello qui ha un potenziale in più ma mi piace che la pressione sia su di lui, perché ha vinto tanto", ha detto il pilota del team Gresini. "Noi arriviamo in ottima forma dopo le prime due gare e anche se Austin non è mai stata una delle mie piste preferite proveremo a ottenere il massimo bottino di punti possibile". Per mettere pressione a Marquez servirebbe la presenza in pista di un mastino come Jorge Martin, ancora fermo a causa dell'incidente in allenamento alla vigilia della prima gara e impossibilitato a dire la sua con un'Aprilia che di fatto non ha mai portato in pista. Così il team di Noale non sembra in grado di impensierire le Ducati, tantomeno Marquez, e al momento l'unico in grado di inserirsi nella lotta per il podio sembra Franco Morbidelli, autore di un ottimo inizio di stagione con la Ducati VR46. "In Argentina abbiamo fatto un lavoro fantastico e siamo riusciti a fare una gara meravigliosa - ha detto il pilota romano -. Sarebbe bello proseguire così anche qui. Marc e Alex sono in forma, sarà difficile riprenderli ma vediamo".
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