Infuria la polemica sul rigore annullato ad Alvarez, ed e' talmente forte da spingere la Uefa ad annunciare un probabile cambio del regolamento sui doppi tocchi dal dischetto, se involontari. E' il singolare effetto del penalty annullato all'attaccante argentino dell'Atletico Madrid durante i calci di rigore finali nell'ottavo di Champions col Real Madrid. Una decisione che, di fatto, ha consentito alla squadra di Carlo Ancelotti di vincere l'incontro e aggiudicarsi il passaggio ai quarti di Champions League ai danni dei colchoneros.
Il dibattito sulla decisione dell'arbitro di non convalidare la rete realizzata dall'attaccante dei colchoneros si è infiammato ora dopo ora, e non soltanto in Spagna per la sfuriata di Simeone ("alzi la mano chi ha visto il secondo tocco di Alvarez"), al punto da spingere la Federazione europea ad intervenire ufficialmente. Sollecitata da una richiesta del club "rojiblanco", la Uefa ha reso pubblico un video dove si vede l'attaccante argentino scivolare e toccare leggermente il pallone con il piede sinistro prima di calciare in porta. Un "doppio tocco" che il regolamento punisce con l'annullamento del tiro. Ma a Nyon hanno ammesso che la regola va rivista e annunciato che si avvieranno "interlocuzioni con Fifa e Ifab" per valutare se cambiarla. L'idea sarebbe di far ripetere il tiro come avviene quando i portieri si muovono in avanti prima che l'attaccante calci il rigore.
E' un caso davvero singolare quello dell'episodio che spinge i vertici del calcio a considerare il cambiamento della regola.
Prima, ci fu la pandemia Covid a spingere la Fifa ad aumentare le sostituzioni da 3 a 5, e nel 2014 l'ennesima polemica di uno Juve-Roma, con due rigori per i bianconeri e uno per i giallorossi, spinse Tavecchio a chiedere alla Fifa di accelerare sul Var, che in Italia sarebbe poi arrivato tre anni dopo.
Le polemiche, stavolta, sono esplose in Spagna. Commentatori e tifosi si sono interrogati e divisi sul penalty di Julian Alvarez. L'annullamento del gol realizzato dall'attaccate dell'Atletico è avvenuto dopo che i giocatori del Real hanno richiamato l'attenzione dell'arbitro polacco Szymon Marciniak.
Da regolamento, la palla può essere toccata una sola volta pena l'annullamento del rigore. Nel caso in questione la punta argentina è scivolata al momento del tiro nell'area a ridosso del dischetto. La palla è poi entrata in rete. Ma Marciniak, con l'aiuto del Var ha annullato la rete, gelando lo stadio Metropolitano.
Subito dopo l'incontro è iniziata su social, tv e media un'analisi del rigore contestato, e non solo. "Anche il rigore di Messi nella finale del Mondiale 2022 era da annullare", il tam tam sui social, su un video della 'Pulce' che calcia in rete di sinistro col pallone che sembra sfiorare il piede destro.
Anche nel caso di Alvarez la battuta è stata vivisezionata al video non solo dagli assistenti Var.
Il primo a buttare benzina sul fuoco è stato l'allenatore dell'Atletico, Diego Simeone, in conferenza stampa post partita: "Se qualcuno ha visto i due tocchi di Julián, alzi la mano.
Nessuno la alza. Non ho mai visto il Var intervenire per rivedere un rigore durante la lotteria rigori", ha detto il tecnico.
I media hanno anche analizzato il comportamento dei giocatori in campo. Kylian Mbappé e il portiere Thibaut Courtois sarebbero stati i primi a chiedere all'arbitro di consultare il Var.
"Dalla porta ho sentito un tocco doppio e l'ho detto all'arbitro", ha detto Courtois. Ci sono poi video con il labiale di Alvarez che, secondo le ricostruzioni, avrebbe detto ai compagni: "non lo so", riferito evidentemente al doppio tocco.
Stessa linea dell'ex arbitro italiano Tiziano Pieri: "Il regolamento è chiaro - l'ex arbitro italiano Tiziano Pieri - La Var ha varie angolature. Se avessero fatto vedere le immagini della Var Room in tv o allo stadio, non ci sarebbero state polemiche. Diciamo che la sostanza è giusta ma non la forma".
Tesi, quest'ultima, che deve aver condiviso anche la Uefa che, infatti, ha reso pubblico il video con il doppio tocco. E la richiesta all'Ifab di rendere meno ingiusta la norma
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