E' un Barcellona ancora molto turbato
dalla morte del medico sociale Carles Minarro, avvenuta sabato
scorso nell'albergo della squadra, quello che domani giocherà
contro il Benfica nella partita di ritorno degli ottavi di
finale di Champions. All'andata a Lisbona è finita 1-0 per i
'blaugrana', ma il tecnico Hansi Flick mette in chiaro che
"nulla è ancora deciso, nessuno di noi pensa che siamo già
qualificati". L'allenatore è l'unico a parlare nel Barça e
questo dopo specifica richiesta all'Uefa di esentare i giocatori
dal dover parlare alla vigilia della sfida con gli 'encarnados'.
I calciatori sono ancora molto turbati, in particolare Dani Olmo
e Gavi, per la morte di Minarro e, in segno di rispetto, nessuno
se l'è sentita di parlare. "Per noi è una perdita enorme - le
parole di Flick -, lui era una grande persona e stava facendo un
ottimo lavoro insieme a Ricard (Pruna, l'altro medico della
squadra ndr). Era amato da tutti noi, era una pedina importante
del puzzle dei successi che stiamo costruendo, e ci manca molto.
Ma la vita è così, possono accadere certe cose, e ora sappiamo
che ci aiuterà da lassù. Posso anche dire che la squadra vuole
giocare, e tiene a farlo per Carles, per onorarlo. Domani
dobbiamo vincere per lui, siamo preparati per farlo".
Prima della conferenza stampa di Flick è stato osservato un
minuto di silenzio, e altrettanto accadrà domani prima della
partita: il Barcellona ha fatto sapere di aver ricevuto il via
libera dall'Uefa.
Quanto al Benfica, sarà ancora assente Angel Di Maria, per i
problemi muscolari che lo hanno costretto a saltare anche il
match di andata, mentre sono recuperati Tomás Araujo e
Florentino Luis. Fuori uso Hugo Felix, fratello del milanista
Joao, in panchina all'andata ma che è uscito piuttosto malconcio
(commozione cerebrale) dalla partita giocata nel week end con il
Benfica B.
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