Un solo giocatore sotto par, Max
Homa. E poi la leadership di Tyrrell Hatton, il 2/o posto di
Rory McIlroy e lo score più alto firmato in carriera da Brooks
Koepka. Il moving day dell'Arnold Palmer si è trasformato in una
vera scalata per i big del golf mondiale che, in Florida, sono
stati messi a dura prova da pioggia e forti raffiche di vento.
Una media di 75,9 a parziale, il Bay Hill Club & Lodge (par 72)
di Orlando non ha lasciato scampo ai players del PGA Tour, per
una circostanza che non si verificava dal 1983. "Vorrei che
tutti gli esperti di golf provassero quanto vissuto oggi".
Questo il commento di Rickie Fowler.
E così le star non hanno potuto far altro che limitare i
danni. Il britannico Hatton con un parziale di 73 (+1) su un
totale di 210 (-6) è rimasto da solo al comando della
classifica. Il 28enne di High Wycombe, che insegue la prima
vittoria sul massimo circuito americano, ha due colpi di
vantaggio sul nordirlandese McIlroy (leader mondiale) e
sull'australiano Marc Leishman, entrambi 2/i con 212 (-4).
Il protagonista di giornata è stato Homa, l'unico ad uscire
indenne da un terzo round davvero complicato. Il californiano,
16/o con 217 (+1), ha siglato uno score di 70 (-2)
caratterizzato da 5 birdie, un bogey e un doppio bogey.
Destino diverso per Koepka. L'ex re del golf mondiale, 64/o con
226 (+10), ha messo a segno il peggior parziale da
professionista (81, +9). Ora ci sarà il gran finale a Orlando in
un torneo, l'Arnold Palmer, che mette in palio un montepremi di
9.300.000 dollari.
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