Intitolare una via o una piazza di
Milano a Sergio Ramelli, giovane del Fronte della gioventù
ucciso 50 anni fa, "sarebbe una cosa buona e giusta perché
sarebbe un superamento dell'odio" e vorrebbe dire "riconoscere
il coraggio delle idee di una appartenenza politica che non per
questo bisogna ammazzare". Così la ministra del Turismo Daniela
Santanchè a margine di un evento organizzato al Palazzo
Lombardia di Milano in memoria di Ramelli.
Sulle contestazioni organizzate contro la decisione di alcuni
Comuni di dedicare una via o una piazza a Ramelli, Santanchè ha
aggiunto che si tratta di "un grande dispiacere" perché
"bisognerebbe studiare quel periodo di storia che è stato pieno
di odio e di sangue, in modo tale che non si riviva più".
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