Bagarre nella Commissione
Bilancio del Consiglio regionale d'Abruzzo che, riunita
all'Aquila, sta discutendo sul provvedimento di aumento
dell'addizionale Irpef a scaglioni di reddito deciso dalla
Giunta regionale guidata da Marco Marsilio per coprire il buco
della sanità del 2024. Le opposizioni di centrosinistra, in
completo dissenso con la decisione della maggioranza, hanno
protestato esponendo cartelli con la scritta 'dimissioni',
un'istanza di sfiducia riferita al presidente Marsilio,
all'assessore alla Salute, Nicoletta Verì, e all'assessore
regionale al Bilancio, Mario Quaglieri. La manovra, basata sulla
riforma dell'addizionale Irpef varata dal Governo, coinvolge i
cittadini con reddito oltre i 28mila euro con scaglioni fino a
50mila e poi oltre i 50mila: porterà un gettito stimato di circa
44 milioni di euro di cui, secondo quanto emerge da un'analisi
di Verì, solo 20 milioni destinati alla copertura del debito
sanitario.
Sull'aumento ci sono state polemiche anche in seno al
centrodestra, con i partiti non d'accordo che in commissione
stanno cercando di affermare dei distinguo e aggiustamenti sul
provvedimento che sarà all'esame del Consiglio regionale nella
seduta a inizio di aprile. "Gli abruzzesi sono stati raggirati e
traditi, ecco perché devono dimettersi - tuona il consigliere
regionale del Pd Pierpaolo Pietrucci a nome dei dem - La nostra
richiesta è rivolta alla Giunta, a partire dai due assessori
alla Salute e al Bilancio. La relazione dell'assessore Quaglieri
è stata totalmente insufficiente e inadeguata e ha motivato
l'aumento delle tasse per coprire il deficit della sanità con
l'aumento dei costi dell'energia, con i tagli apportati alla
Regione dal Governo Meloni e con le risorse date all'aeroporto
D'Abruzzo. Nel mentre omettono di ricordare le bugie che ci
hanno raccontato sulla sanità 'modello', che è invece la
peggiore d'Italia, l'assenza di debito, le leggi omnibus, Napoli
Calcio e tanto altro". Pietrucci sottolinea "il fallimento di
Marsilio e della destra in Abruzzo con l'aumento delle tasse per
il buco della sanità, l'aumento del 20% delle tariffe sui
trasporti e il mancato utilizzo dell'80% dei fondi comunitari".
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