Che siano stati "grandi scrittori
come Alessandro Manzoni, che ebbe cura di lasciare tutti i libri
da lui annotati e le carte scritte di suo pugno al figlio
Pierluigi", oppure "leggendarie figure del teatro al pari di
Edoardo Scarpetta oppure del vate Gabriele D'Annunzio", che
pensarono ai loro cari con specifiche disposizioni post-mortem,
si osserva come, "in ogni caso, il testamento possa
rappresentare, oltre che un fondamentale strumento giuridico per
regolamentare i lasciti patrimoniali, anche una preziosa
occasione - l'estrema - per trasmettere, accanto alle sostanze,
anche il proprio testamento umano, intellettuale e morale".
Parte da questa premessa l'incontro che si terrà giovedì 6
dicembre alle ore 15:30 a Castel San Giovanni (Piacenza), presso
il centro culturale di Via Mazzini, dal titolo 'Patrimoni e
sentimenti, economia ed etica. Breve viaggio tra testamenti di
italiani illustri'. A promuovere l'iniziativa l'UniTre -
Università delle Tre Età, in collaborazione con il collegio
notarile di Piacenza. "Senza dimenticare qualche accenno di
tecnica redazionale e di diritto, al fine di fornire gli
elementi di base per inquadrare il contesto normativo a partire
dal quale saranno esaminati i testamenti - recita una nota -
l'evento sarà focalizzato sia sull'indagine degli aspetti
psicologici che sono alla base e accompagnano il testatore nella
redazione della scheda testamentaria, sia sulla figura del
notaio, di volta in volta consigliere, coordinatore, maieutico,
forse anche confessore e, insieme, giurista".
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