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Focus sulla geopolitica all'Istituto italiano di Cultura a Tokyo

Focus sulla geopolitica all'Istituto italiano di Cultura a Tokyo

In scena il talk 'Italy and Japan in a stormy world'

TOKYO, 04 aprile 2025, 11:47

Redazione ANSA

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L'Istituto Italiano di Cultura di Tokyo ha ospitato un incontro di rilievo con due protagonisti del giornalismo e del mondo accademico: il giornalista e scrittore Federico Rampini e Saho Matsumoto, docente alla Nihon University ed esperta del ruolo della religione nella politica nazionale e internazionale, con una solida conoscenza della diplomazia vaticana e della politica statunitense.
    Nel corso della conversazione, i due esperti hanno esplorato gli scenari futuri per i rispettivi Paesi, Italia e Giappone, in particolare le sfide che la politica protezionista americana potrebbe portare alle loro economie, entrambe caratterizzate da un forte export.

Un focus speciale è stato dedicato infatti alle recentissime politiche di dazi adottate da Donald Trump e alle possibili conseguenze dal punto di vista geopolitico, con particolare attenzione all'impatto su settori strategici come l'automotive e la tecnologia.

Il dialogo ha poi toccato i temi della difesa, della spesa militare e del possibile riarmo dell'Europa e del Giappone, tra la disapprovazione dell'opinione pubblica e le crescenti pressioni internazionali. A seguito dell'intensificarsi delle tensioni globali e dell'aumento degli investimenti militari di paesi come la Cina e la Russia, l'Europa sta affrontando un dibattito acceso sull'opportunità di rafforzare la propria capacità difensiva, come dimostrato dal recente annuncio della creazione di un esercito europeo congiunto. Parallelamente, in Giappone, il governo sta valutando un ulteriore incremento del budget destinato alla difesa, segnando un allontanamento dalla politica pacifista sancita dalla Costituzione del dopoguerra. I relatori hanno discusso le possibili implicazioni di questi cambiamenti sugli equilibri internazionali e sul futuro delle relazioni tra Europa, Stati Uniti e Asia. Sotto la precedente amministrazione americana di Joe Biden, Washington e Tokyo avevano concordato di migliorare le funzioni di comando dei militari Usa nel Paese del Sol Levante per favorire una maggiore coordinazione strategica, e meglio rispondere alle emergenze legate all'espansionismo nella regione dell'Asia Pacifico della Cina, considerata dalla Casa Bianca una minaccia alla sua egemonia. Nell'ambito dell'attuale strategia di difesa, il Giappone mira a raddoppiare le spese annuali per le armi, portandole a circa 10.000 miliardi di yen (61,6 miliardi di euro), diventando così il terzo paese al mondo per spesa militare dopo Stati Uniti e Cina.
   

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