Le scuole italiane all'estero sono un
"grandissimo acceleratore di interesse verso l'Italia. Io dico
sempre, noi realizziamo mostre, realizziamo concerti, ma niente
lega a un Paese tanto come lega una scuola. Si frequenta tutti i
giorni, i genitori, i fratelli, gli amici vivono quel contesto
formativo. La scuola è veramente il più grande nastro
trasportatore della cultura di un paese. Noi ne abbiamo oltre 50
nel mondo, 7 pubbliche e 47 paritarie, dobbiamo imparare a
conoscerle in Italia e far sì che all'estero siano più
conosciute". Lo ha detto Filippo La Rosa, vicedirettore della
diplomazia pubblica e culturale della Farnesina, in
un'intervista all'ANSA nell'ambito della prima conferenza sulle
scuole italiane all'estero al Maxxi.
Un altro obiettivo della strategia per promuovere la lingua e
la cultura italiana nel mondo è mettere "in rete tra loro gli
istituti, i docenti, i direttori, i presidi, gli studenti" per
confrontarsi e scambiarsi buone pratiche, ha spiegato La Rosa.
Che a questo proposito ha parlato di un prossimo progetto che
sarà lanciato a breve. "Molte di queste scuole svolgono viaggi
studio in Italia. Noi vorremmo che questo avvenisse
contemporaneamente: studenti della scuola di un luogo che
incontrino in Italia studenti della scuola di altro Paese o di
un altro continente, per scambiarsi impressioni e valutazioni su
quello che è l'Italia". Questo scambio, ha rilevato La Rosa,
farebbe sentire gli studenti "non solo membri di una scuola, ma
anche appartenenti ad una comunità ben più ampia che è quella
dell'italofonia".
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