Il giudice della Corte suprema
del Brasile, Alexandre de Moraes, ha negato la richiesta di
sequestrare il passaporto del deputato federale Eduardo
Bolsonaro, il terzo dei figli dell'ex presidente brasiliano Jair
Bolsonaro. Lo rende noto il sito all news brasiliano G1.
Moraes ha preso la decisione dopo che il procuratore generale
della Repubblica del Brasile, Paulo Gonet, si è manifestato
contro il sequestro del passaporto, richiesto dal Partito dei
Lavoratori, il Pt, che aveva denunciato alla Corte suprema in
quando Eduardo Bolsonaro "ha attentato agli interessi nazionali
e ha patrocinato, in uno Stato straniero (gli Stati Uniti),
ritorsioni contro il Brasile e uno dei membri del Stf (il
giudice Alexandre de Moraes)".
Questa mattina, Eduardo Bolsonaro aveva annunciato
l'abbandono temporaneo del suo seggio in Parlamento per rimanere
negli Stati Uniti, da dove difenderà l'innocenza di suo padre,
che dal prossimo 25 marzo potrebbe essere imputato dalla Corte
suprema verde-oro in un processo penale per il presunto colpo di
Stato culminato nell'attacco alle istituzioni di Brasilia, l'8
gennaio 2023.
In un video pubblicato sui suoi social Bolsonaro jr ha
spiegato che si prende un congedo per dedicarsi esclusivamente a
"cercare le sanzioni dovute per coloro che violano i diritti
umani", definendoli "psicopatici che arrestano madri di
famiglia, anziani, lavoratori. Dedicherò il 100% del mio tempo a
questa causa", ha detto citando direttamente il giudice Moraes e
"la sua Gestapo della Polizia Federale".
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