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Colombia, governo Petro retrocede su politica di 'pace totale'

Colombia, governo Petro retrocede su politica di 'pace totale'

Il nuovo ministro della Difesa, 'ha sortito l'effetto contrario'

BOGOTA, 23 febbraio 2025, 16:13

Redazione ANSA

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© ANSA/EPA

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Nel contesto di una grave escalation della violenza delle guerriglie in tutta la Colombia, il governo di Gustavo Petro ammette adesso che uno dei principali punti del suo programma politico, il progetto di 'pace totale', ha sortito fino ad oggi l'effetto contrario.
    Lo afferma in un'intervista rilasciata al quotidiano 'El Tiempo' e pubblicata oggi, il nuovo ministro della Difesa, l'ex generale Pedro Sánchez. "All'epoca in cui venne elaborata la strategia della politica di pace totale, i rischi connessi vennero presentati al Presidente che ritenne corretto intraprendere comunque questa strada (...) La conclusione oggi è che ciò che ci si aspettava non è stato raggiunto e invece diavere la pace succede il contrario (...) è evidente che il cancro (della guerriglia) è cresciuto", ha affermato Sánchez.
    Il nuovo titolare della Difesa ha quindi esortato le guerriglie a deporre le armi al di là dei meccanismi stabiliti dal processo di pace. "Per smobilitare non è necessario un accordo di pace", ha detto.
    L'ultimo rilevamento sulla situazione dell'ordine pubblico e della violenza in Colombia effettuata dall'ufficio del Garante dei cittadini (Defensor del Pueblo) esibisce la 'fotografia di un Paese in guerra'. Secondo le cifre dell'ombudsman colombiano, il recente sciopero armato dichiarato nel Chocó dalla guerriglia dell'Eln ha provocato più di 3.500 sfollati che si sommano ai 51.000 per le violenze scatenate dalla guerriglie nella regione del Catatumbo, nel dipartimento del Norte de Santander, dove si contano anche 63 morti e 9 dispersi tra i dissidenti che hanno aderito agli accordi di pace.
   

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