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Il governo del Brasile ha deciso di aderire all'Opec+

Il governo del Brasile ha deciso di aderire all'Opec+

L'annuncio del ministro dell'Energia dopo un vertice con Lula

BRASILIA, 18 febbraio 2025, 16:23

Redazione ANSA

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© ANSA/EPA

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Il Brasile accetterà l'invito dell'Organizzazione dei paesi esportatori di petrolio (Opec) e si unirà al gruppo "Opec+" che riunisce - insieme ai 13 membri a pieno titolo - dieci grandi produttori petroliferi "alleati" (tra cui la Russia).
    La decisione, annunciata dal ministro dell'Energia Alexandre Silveira, è stata presa nel corso della riunione del Consiglio nazionale per la politica energetica (Cnpe). "Il Brasile è stato invitato a far parte del gruppo di cooperazione e oggi abbiamo autorizzato l'avvio del processo di adesione", ha detto alla stampa. "Si tratta solo di un forum per discutere le strategie dei Paesi produttori di petrolio. Non dovremmo vergognarci di essere produttori di petrolio", ha dichiarato il ministro.
    Alle critiche degli ambientalisti rispetto alla decisione del governo, Silveira ha risposto affermando di avere rispetto per gli attivisti. "Sono anche io un ambientalista, a volte mi considero più ambientalista di loro", ha dichiarato.
    La risposta di Greenpeace alla decisione non si è fatta attendere. Secondo Camila Jardim con l'annuncio della sua adesione all'Opec+, il Brasile invia "un segnale sbagliato al resto del mondo", soprattutto nell'anno in cui il Paese ospiterà la Conferenza delle Nazioni unite sui cambiamenti climatici del 2025 (Cop 30), a Belém, in Amazzonia. "Il Brasile sta andando controcorrente cercando di unirsi a un gruppo che funziona come un cartello del petrolio, impegnandosi a sostenere prezzi redditizi controllando l'offerta", ha affermato responsabile brasiliana dell'Ong.
    Per Greenpeace il mondo ha bisogno di "nuove strategie" e di non rivolgere la propria attenzione ai "vecchi schemi" di esplorazione petrolifera. "Per avere successo nella sua politica internazionale potrebbe approfondire le sue relazioni con alcuni di questi paesi in altri forum multilaterali per espandere i diversi percorsi e modelli di transizione energetica, transizione produttiva ed economia a basse emissioni di carbonio, in linea con gli impegni dell'accordo di Parigi", riferiscono dall'Ong.
   

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