Il portavoce del Cremlino, Dmitry Peskov, ha detto che il presidente ucraino Volodymyr Zelensky "sbaglia" a dire che Mosca vuole trascinare la Cina nel conflitto, dopo la cattura di due cinesi che combattevano nelle file russe. La Cina è "un partner strategico" della Russia, ma sul conflitto mantiene una "posizione molto, molto equilibrata", ha affermato Peskov, citato dall'agenzia Interfax.
Zelensky però è tornato a ribadire che Pechino è coinvolta nel reclutamento di suoi cittadini per la guerra russa in Ucraina, dopo l'arresto di due soldati cinesi nei giorni scorsi nel Donetsk. "Continuiamo a indagare su tutte le circostanze relative al coinvolgimento di cittadini cinesi nelle forze di occupazione russe. È assolutamente evidente che non si tratta di casi isolati, ma piuttosto di sforzi sistematici da parte della Russia, in particolare sul territorio e sotto la giurisdizione della Cina, per reclutare cittadini di quel Paese per la guerra", ha affermato sui social.
"I Servizi di Sicurezza ucraini stanno svolgendo le necessarie azioni procedurali nei confronti dei prigionieri di guerra recentemente catturati nella regione di Donetsk. Allo stesso tempo, stiamo esaminando tutte le informazioni relative al coinvolgimento di altri individui simili nelle azioni della Russia contro l'Ucraina - ha aggiunto -. È necessario fare tutto il necessario per garantire che la Russia non abbia simili opportunità di prolungare ed espandere la guerra".
Intanto una delegazione americana è arrivata al consolato generale russo di Istanbul per nuovi colloqui con i rappresentanti di Mosca sul ripristino degli staff nelle rispettive sedi diplomatiche, dopo le riduzioni avvenute con le sanzioni introdotte in seguito all'attacco russo all'Ucraina.
Gli Stati Uniti hanno espresso alla Russia le loro preoccupazioni per il personale dell'ambasciata americana. Lo riferisce il dipartimento di Stato in una nota. Il dipartimento di Stato americano ha sottolineato che la delegazione Usa a Istanbul ha rinnovato le sue preoccupazioni a quella russa sulle norme che vietano al personale locale di lavorare presso l'ambasciata a Mosca.
I negoziatori russi sono guidati dall'ambasciatore russo a Washington, Alexander Darchiev, quelli americani da Sonata Coulter, vice assistente segretario di Stato per gli affari europei ed euroasiatici. Una prima tornata di colloqui sul ripristino delle attività delle ambasciate e dei servizi consolari si era tenuta sempre a Istanbul il 27 febbraio scorso.
Londra, 'oggi messaggio a Putin, abbiamo piani seri'
"I nostri piani sono ben sviluppati, stiamo intensificando il nostro lavoro, siamo seri al riguardo e oggi lanciamo un chiaro messaggio al popolo ucraino e a Putin: siamo con gli ucraini nella lotta e siamo al loro fianco nella pace". Lo ha detto il ministro della Difesa britannico, John Healey, nel corso delle note introduttive aprendo la prima riunione dei ministri della Difesa della Coalizione dei volenterosi.
Kallas a volenterosi: 'chiarire lo scopo della missione in Ucraina'
"Dobbiamo chiarire quali sono i nostri obiettivi in Ucraina perché un conto è una missione di peacekeeping, un altro il monitoraggio o la deterrenza: i vari Paesi hanno sensibilità diverse su questo punto". Lo ha detto l'alto rappresentante Ue Kaja Kallas arrivando alla Nato, precisando che sulla base degli obiettivi poi si può discutere con gli Usa. "Lavoriamo per tenere gli Usa con noi, è interesse dell'America che ci sia la pace in Europa".
Media, coalizione volenterosi bloccata da mancato ok Usa
La coalizione dei volenterosi, guidata da Gran Bretagna e Francia con l'obiettivo di contribuire a garantire la sicurezza in Ucraina dopo il cessate il fuoco, rischia di arenarsi perché non è riuscita a ottenere dalla Casa Bianca alcun impegno concreto a fornire garanzie di sicurezza. Oggi i ministri della Difesa del gruppo si incontrano presso la Nato. Ma secondo fonti di Bloomberg, la Gran Bretagna e la Francia hanno cercato di convincere Donald Trump a offrire potenza aerea, sorveglianza delle frontiere e intelligence al posto delle truppe, ma il presidente degli Usa si è rifiutato per ora di prendere tali impegni.
Pechino, 'irresponsabili giudizi Kiev su cinesi in guerra'
Pechino invita "le parti interessate a essere sobrie sul ruolo della Cina" nella guerra scatenata dalla Russia contro l'Ucraina. Il portavoce del ministero degli Esteri Lin Jian, in merito alle accuse di Kiev sull'esistenza di almeno 150 militari cinesi che combattono per Mosca, ha espresso l'invito "ad astenersi da qualsiasi commento irrespnsabile". Ieri il presidente ucraino Volodymyr Zelensky ha detto che Pechino sa che i cinesi sono reclutati dalla Russia per combattere in Ucraina, aggiungendo di sapere che almeno 155 di loro, e senza dubbio "molti di più", sono lì.
Riproduzione riservata © Copyright ANSA