Un tribunale militare russo ha inflitto condanne dai 13 ai 23 anni di reclusione a 23 prigionieri o ex prigionieri di guerra ucraini, definiti "membri del battaglione Azov", con accuse di "terrorismo" e "azioni volte alla presa violenta del potere e dell'ordine costituzionale".
Lo riporta l'agenzia Interfax precisando che 11 imputati sono stati condannati in contumacia perché già liberati in uno scambio di prigionieri. Le accuse rivolte agli imputati sono probabilmente dovute al fatto che la Russia definisce il battaglione Azov "organizzazione terroristica".
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