Il Libano ha negato il permesso ai
voli iraniani di atterrare a Beirut due volte questa settimana,
dopo che gli Stati Uniti hanno avvertito che Israele avrebbe
potuto abbattere gli aerei: lo ha detto una fonte della
sicurezza libanese all'Afp. E ieri media libanesi, citando fonti
anonime, annunciavano che i voli tra Libano e Iran "rimarranno
sospesi fino al 18 febbraio".
Il primo episodio era avvenuto giovedì, quando le autorità
libanesi hanno impedito di decollare ad un volo in partenza
dall'Iran. "Tramite gli americani, Israele ha informato lo Stato
libanese che avrebbe preso di mira l'aeroporto se l'aereo
iraniano fosse atterrato in Libano", ha detto la fonte. "La
parte americana ha detto alla parte libanese che Israele era
serio riguardo alla sua minaccia", ha aggiunto la fonte. Il
ministero dei lavori pubblici e dei trasporti del Libano ha
quindi rifiutato l'autorizzazione per il volo, dopo aver
consultato il primo ministro e il presidente, ha aggiunto la
fonte. Il messaggio è stato trasmesso prima che il volo
decollasse, ha detto la fonte.
Venerdì è stato impedito di decollare ad un altro volo
dall'Iran e, per protesta, sostenitori del gruppo Hezbollah
sostenuto dall'Iran hanno bloccato la strada per l'unico
aeroporto internazionale del Paese.
"La sicurezza dell'aeroporto di Beirut ha la precedenza su
qualsiasi altra considerazione", ha affermato sabato il primo
ministro libanese Nawaf Salam. "E la sicurezza dei viaggiatori e
la sicurezza dei cittadini libanesi sono elementi sui quali non
scenderemo a compromessi". Israele ha accusato in diverse
occasioni Hezbollah di usare l'aeroporto di Beirut per importare
armi dall'Iran. Il gruppo, e i leader libanesi, hanno negato
queste accuse.
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