In Kosovo, come era nelle
previsioni, il partito 'Vetevendosje' (Autodeterminazione, VV,
sinistra nazionalista) del premier Albin Kurti ha vinto le
elezioni parlamentari di oggi, ma con un risultato molto al di
sotto delle sue aspettative, e ben distante dal 50,2%
conquistato nelle precedenti legislative del 2021.
Sia gli exit poll diffusi da varie emittenti televisive
private, sia i primi dati ufficiali della commissione
elettorale, seppur ancora molto parziali, assegnano al partito
del premier percentuali che non raggiungono il 40%. A uscire per
prima con un exit poll alla chiusura dei seggi alle 19 (stessa
ora italiana) era stata l'agenzia Pipos, che assegnava al VV
poco più del 38%, per la tv Koha 'Vetevendosje' era a circa il
42%, mentre la commissione elettorale, dopo lo spoglio di 137
seggi, dava vincente il partito di Kurti con il 37,1%.
Bassa l'affluenza, appena al 40%, in calo rispetto al 48,8%
di quattro anni fa. Per formare una maggioranza di governo nel
parlamento di 120 seggi, servono almeno 61 voti, che il partito
del premier - se verranno confermate le percentuali diffuse
finora - difficilmente potrebbe raggiungere.
Le proiezioni parziali parlano di 47 seggi a 'Vetevendosje',
23 al Pdk, una ventina a Ldk, sei o sette alla coalizione
Aak-Nisma-Lkk.
Kurti ha governato finora praticamente con un esecutivo
monocolore in alleanza con piccole formazioni di varie minoranze
etniche (egiziani, bosniaci, rom). Ma se dovesse restare intorno
al 40%, o peggio al di sotto di tale soglia, avrebbe serie
difficoltà e avrebbe bisogno di allearsi con altre forze.
Dall'opposizione tuttavia non sembrano esserci segnali
favorevoli in questo senso, e l'orientamento sembra essere
quello di formare una coalizione alternativa per scalzare
'Vetevendosje' dal potere.
Riproduzione riservata © Copyright ANSA