(ANSA) - SYDNEY, 15 LUG -Le vulnerabili nazioni insulari del Pacifico, riunite dall'11 al 14 luglio nel vertice chiave Pacific Islands Forum a Suva nelle Salomone insieme con Australia e Nuova Zelanda, hanno chiesto nel documento finale "un'azione globale urgente, immediata, verso il cambiamento climatico, per prevenire "scenari estremi" che vedrebbero i loro paesi - alcuni appena sopra il livello del mare - restare sommersi o resi inabitabili da sempre più violente tempeste.
Al vertice, il primo tenuto di persona dal 2019 a causa della
pandemia, erano presenti oltre all'ospitante primo ministro
delle Figi, Frank Bainimarama, i capi di governo di Papua Nuova
Guinea, Isole Salomone, Samoa, Vanuatu, Tonga, Stati Federati di
Micronesia, Niue e Palau, oltre ai primi ministri d'Australia,
Anthony Albanese, e della Nuova Zelanda, Jacinda Ardern.
"I leader dichiarano che il Pacifico ha di fronte
un'emergenza climatica", dichiara il comunicato, che "esorta i
leader mondiali, specialmente dei paesi che producono più
emissioni, a riconoscere il cambiamento climatico come la
singola minaccia al pianeta" e a conseguire emissioni nette zero
entro il 2050.
E' stato inoltre concordato un documento congiunto di
'strategia 2050' per progredire con il regionalismo nel Pacifico
per i prossimi tre decenni, con azione accelerata e drastica per
ridurre le emissioni e rafforzare la resilienza.
E' stato bene accolto il più ambizioso obiettivo di riduzione
delle emissioni adottato dal nuovo governo laburista di
Canberra, del 43% entro il 2030, che secondo il primo ministro
Anthony Albanese rafforza il nuovo piano strategico regionale
inteso a preservare l'unità nel Pacifico, in vista della
crescente competizione strategica nella regione fra Usa e Cina.
Il vertice è stato in effetti offuscato da divisioni interne
legate alla vicinanza dei paesi membri all'Occidente oppure alla
Cina, in una regione attraversata da importanti rotte di
navigazione, che ne fanno un crogiolo di rivalità tra Usa con i
suoi alleati, e una Cina sempre più intenta a estendere il
proprio dominio.
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