Il giro d'affari della Puglia con gli
Usa ha riguardato a fine 2015 oltre 660 milioni di euro di
importazioni e più di 780 milioni di euro di esportazioni;
rispetto all'anno precedente le vendite sono aumentate del 40%.
Sono alcuni dati emersi nel corso dell''International Forum.
Focus on Usa', svoltosi alla Camera di commercio di Bari e
organizzato da Unicredit in collaborazione con Aicai, azienda
speciale della Cdc di Bari per l'assistenza alle imprese
commerciali, artigiane e industriali.
Anche gli scambi commerciali tra la provincia di Bari e gli
Stati Uniti si sono intensificati: le importazioni hanno
superato la cifra di 197 milioni di euro e sono più che
raddoppiate, mentre le esportazioni hanno registrato un importo
superiore a 159 milioni di euro e sono cresciute in modo
rilevante (+69%). Nel 2016 UniCredit stima una crescita del 2%
per le esportazioni totali della Puglia e il forum aveva, tra
gli obiettivi, proprio quello di aiutare le imprese pugliesi ad
intercettare le opportunità di crescita verso il mercato
statunitense. All'iniziativa hanno preso parte rappresentanti di
più di 100 aziende della regione.
Dal forum è emerso, inoltre, che l'economia statunitense
corre più veloce del previsto. Nel 2015 il Pil degli Stati Uniti
ha segnato un +2,4%. A spingere la ripresa sono stati i consumi,
cresciuti nel 2015 del 3,1%, mentre per il 2016 gli analisti
prevedono una crescita del Pil americano del 2%. "Il Pil
italiano invece - dichiara in una nota il presidente di Aicai
Bari, Mario Laforgia - dovrebbe crescere entro fine anno
dell'1,1%, meno di quanto era stato previsto. Per le nostre
piccole e medie imprese non sono buone nuove". "Il mercato
statunitense è caratterizzato da notevoli potenzialità di
crescita e rappresenta tra i principali mercati di sbocco per
molte eccellenze del territorio pugliese" sostiene Massimo
D'Olimpio, Territorial development manager per il Sud di
UniCredit. I settori trainanti per le esportazioni dalla Puglia
nel mercato statunitense nel 2015, ha ricordato D'Olimpio, sono
stati i mezzi di trasporto, per circa 445 milioni di euro, in
crescita del +43%) su base annua, i macchinari ed apparecchi,
per quasi 106 milioni di euro (-37%) e gli articoli
farmaceutici, chimico-medicinali e botanici, per poco meno di 50
milioni di euro (+377%).
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