"In due mesi l'amministrazione Trump
è riuscita a ricompattare l'Europa e spingerla verso un'unione
politica e non solo economica. È il momento per fare
semplificazioni normative e per armonizzare le norme nei vari
paesi del settore bancario e consentire fusioni tra gli istituti
di vari paesi". Così al Sole 24 Ore il presidente dell'Abi
Antonio Patuelli.
"In questi due mesi sono state travolte inerzie e
consuetudini europee, con una evoluzione istituzionale molto
rilevante - aggiunge - Bisogna cogliere questa fase dinamica per
fare avanzare in termini innovativi l'Unione bancaria e l'unione
effettiva del mercato dei capitali europei. L'Unione bancaria
deve fare un salto di qualità, passando dalla sola unione dei
doveri verso la vigilanza unica all'unione delle regole di
diritto societario".
"I dazi sono una preoccupazione perché rappresentano
concettualmente un ritorno al Novecento e comportano dei rischi
di recessione - prosegue Patuelli - Anche se mi sembrano più una
minaccia che un pericolo incombente. I tassi bassi della Bce da
soli in questo contesto non bastano. Bisogna intervenire su
tutti i fattori produttivi, accelerare sulle politiche
energetiche".
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