Confapi e Federmanager hanno
sottoscritto il nuovo testo che regola il rapporto di lavoro dei
manager delle Pmi nei settori dell'industria e dei servizi. Il
contratto, che avrà durata fino al 31 dicembre 2027, si applica
a dirigenti, quadri superiori e professional.
Il minimo contrattuale dei dirigenti è stato alzato da 78mila
euro dal primo gennaio 2025, fino ad arrivare a 82mila euro a
partire dal primo gennaio 2026, con un aumento in linea con
l'inflazione. A copertura dell'anno 2024 è prevista una "una
tantum" erogata in due soluzioni di pari importo. Stessa
percentuale di incremento per i quadri superiori.
"Il contratto rafforza la figura del dirigente allineandosi
alla giurisprudenza degli ultimi anni e ampliandosi ad altre
figure apicali specifiche nell'ambito dell'organizzazione
aziendale", si legge in una nota. L'accordo prevede migliorie
per la previdenza complementare con uno 0,5% in più di
contribuzione a carico dell'azienda. In particolare viene
riconosciuto nella parte normativa un aumento del periodo di
comporto in presenza di patologie oncologiche. "La maternità
viene tutelata sia durante il periodo di congedo sia dopo, al
rientro al lavoro - si riporta -. Vengono introdotti i principi
di genitorialità condivisa e di equità retributiva".
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