Il governo di centrosinistra
spagnolo ha raggiunto un accordo con il partito catalano Junts,
suo abituale alleato esterno in Parlamento, per garantirsi
appoggi sufficienti a un nuovo decreto contenente aumenti delle
pensioni e misure sociali come sconti per i trasporti pubblici.
A renderlo noto è stato lo stesso premier Pedro Sánchez, dopo
che, una settimana fa, proprio Junts aveva contribuito a
bocciare un maxi decreto con tali provvedimenti più altre misure
votando "no" insieme all'opposizione. "Qualsiasi governo può
perdere una votazione in Parlamento, ma non ci rassegniamo a
perdere la maggioranza sociale del Paese. Per questo abbiamo
continuato a negoziare fino allo stremo", ha detto.
Sánchez ha spiegato che nel nuovo decreto, già approvato dal
Consiglio dei ministri, sono incluse "29 misure", tra cui "la
rivalorizzazione delle pensioni in base all'inflazione, il
miglioramento delle pensioni minime, aiuti per comuni, famiglie
e aziende colpite dalla terribile Dana di Valencia, aiuti per i
trasporti pubblici gratuiti e contributi per le persone colpite
dall'eruzione del vulcano di La Palma". Inoltre, ha aggiunto,
questa volta verrà anche inclusa "la creazione di un sistema
pubblico di garanzie per proprietari e inquilini", così come "un
bonus sociale migliorato per le bollette della luce in favore
delle famiglie più vulnerabili".
Da parte sua, Junts fa sapere in una nota che il nuovo
decreto include anche misure per "contrastare le occupazioni
illegali di abitazioni" e "per garantire i pagamenti degli
affitti ai proprietari", così come per "proteggere le famiglie
vulnerabili" dal punto di vista abitativo. Inoltre, Junts fa
sapere che l'accordo raggiunto prevede che le formazioni del
governo (Psoe e Sumar) permetteranno la presa in esame, da parte
del Congresso, di una mozione presentata per chiedere a Sánchez
stesso di sottoporsi a una mozione di fiducia. Sinora, il
premier aveva respinto tale richiesta.
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