"In Sicilia esiste uno
straordinario patrimonio legato alle risorse agro-tessili che
storicamente hanno caratterizzato il nostro territorio rurale.
Per queste ragioni abbiamo presentato un disegno di legge
regionale con il quale si intende tutelare, valorizzare e
promuovere l'intera filiera che parte dalla produzione e
lavorazione delle fibre naturali tradizionali presenti in
Sicilia (seta, lana, ginestra, lino, canapa e cotone) e arriva
alla creazione, attraverso tecniche tradizionali, di prodotti
tessili-artigianali di qualità che possono e devono essere
sostenuti sui mercati locali, nazionali ed esteri".
Lo dice
Fabio Venezia, parlamentare regionale del Partito Democratico e
primo firmatario del disegno di legge presentato all'Ars sulla
"tutela e valorizzazione del patrimonio agro-tessile siciliano".
"I riflessi di queste misure - prosegue Venezia - non investono
solo la sfera strettamente agricola, ma possono coinvolgere
diversi ambiti agendo da volano per lo sviluppo e il rilancio
delle economie locali attraverso la promozione del settore
manifatturiero e del turismo, nonché di altri ambiti profit e
no-profit con positive ricadute in termini di sviluppo e
benessere sociale e di miglioramento della qualità della vita
delle comunità".
"Tra le varie misure previste dal disegno di legge - dice
Venezia - ci sono iniziative volte a garantire la tracciabilità
attraverso l'attribuzione di un contrassegno indicante l'origine
e la qualità del prodotto artigianale ad alto contenuto
artistico.
Si intende, inoltre, avviare e sostenere un nuovo
percorso di 'rilancio integrato' in un'ottica di sostenibilità
sociale e culturale attraverso la valorizzazione delle fibre
naturali tradizionali, e quindi del patrimonio tessile, che può
essere assicurata con la reintroduzione colturale delle specie
da fibra e il recupero delle antiche tradizioni agricole e dei
saperi, in una cornice volta al rispetto ed alla conservazione
delle risorse naturali e culturali locali".
Riproduzione riservata © Copyright ANSA