Aumenta la pressione sul governo
spagnolo per allungare la vita delle centrali nucleari e
rivedere il calendario di chiusure negoziato nel 2019 dalle
compagnie elettriche, che prevede la chiusura progressiva dei
reattori dal 2027 al 2035. Lo hanno chiesto le multinazionali
Endesa e Iberdrola, che sono i principali operatori nucleari,
alle quali si è unita Naturgy, il cui presidente esecutivo,
Francisco Reynés, ha proposto oggi per la centrale nucleare di
Almaraz, in Estremadura, "una tregua" sul calendario, per
allungarne "di due o tre anni" la vita utile e "ripianificare un
programma ragionevole", per raggiungere gli obiettivi fissati
dal Piano nazionale integrato di Energia e Clima (Pnec).
L'accordo siglato da Endesa, Iberdrola, Naturgy ed EDP
stabilisce una clausola progressiva per lo stop dei reattori,
che dovrebbe cominciare nel 2027 con la chiusura di un primo
reattore della centrale di Almaraz e culminare con quella
della centrale di Trillo, in Castiglia-La Mancia, nel 2035.
"Credo che la soluzione sia molto semplice: è allungare fino
a dieci anni" la vita degli impianti nucleari "e intanto
riprogrammare un piano ragionevole perché tutti gli obiettivi
del governo possano funzionare", ha detto Francisco Reynés
intervenendo al forum 'Wake up Spain! a Madrid.
Naturgy ha una partecipazione dell'11,2% nella centrale di
Almaraz, mentre Iberdrola è il maggiore azionista con il 52,6%
ed Endesa, la partecipata Enel, controlla il 36%.
Intervenendo ieri allo stesso foro, il consigliere delegato
di Endesa, José Bogas, aveva rivelato contatti con il ministero
spagnolo per la Transizione Ecologica: "Stiamo parlando con il
governo sulla possibilità di posticipare la chiusura nucleare",
ha segnalato, assicurando che l'esecutivo progressista guidato
da Pedro Sanchez "è aperto a parlarne e discutere". E ha
auspicato "un patto di Stato, proposto dal governo e votato nel
Congresso" spagnolo sull'energia nucleare .
Da parte sua il Ceo di Iberdrola, Mario Ruiz-Tagle, sempre al
foro 'Wake up Spagna' ha ricordato che "l'accordo di chiusura
del 2019 puntava a organizzare il processo ed evitare di
commettere lo stesso errore della Germania, con la serrata
brusca delle centrali". Anche Ruiz-Tagle ha difeso una proroga
della vita degli impianti nucleari, per assicurare il consumo
intensivo di elettricità di grandi progetti industriali.
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