I ministeri dell'Economia e delle Finanze e dell'Ambiente e della sicurezza energetica sono al lavoro per definire il provvedimento con le misure per contrastare il caro-bollette e venire incontro a famiglie in difficoltà e imprese energivore. Lunedì, a quanto si apprende, i tecnici dei due dicasteri dovrebbero riunirsi per cercare di sciogliere il nodo delle risorse che dovrebbero aggirarsi intorno ai 3 miliardi di euro e di cui la parte da destinare al bonus sociale sia la più difficile. Il provvedimento, stando a quanto previsto sinora, dovrebbe essere sul tavolo del prossimo consiglio dei ministri, martedì 25 febbraio alle 9. Nella definizione delle misure del decreto si punta a recuperare 600 milioni di euro dalle aste Ets, per sostenere le imprese energivore ma anche le piccole e medie imprese.
Fra le misure in via di definizione anche l'annullamento del differenziale tra il costo del gas sul mercato di riferimento europeo (l'indice Ttf della Borsa di Amsterdam) e quello sul mercato all'ingrosso italiano (l'indice Psv). Questa soluzione consentirebbe un ribasso immediato delle bollette, anche di quelle dell'elettricità legate in parte all'andamento del prezzo del metano. Nel provvedimento ci sarebbero, tra l'altro, anche una norma relativa al settore idroelettrico e un intervento per ridurre gli oneri per la distribuzione del gas naturale.
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