I mercati azionari del Vecchio
continente superano la boa di metà giornata passando da un cauto
ottimismo a un leggero calo: la Borsa peggiore è quella di
Madrid che cede quasi un punto percentuale, seguita da
Francoforte in ribasso dello 0,7%.
Parigi perde lo 0,6%, Londra lo 0,4% e Amsterdam lo 0,3%, con
Milano incerta che oscilla attorno alla parità.
A pesare sui listini le preoccupazioni crescenti per i dazi
statunitensi e soprattutto le dichiarazioni di Isabel Schnabel,
componente del Comitato esecutivo della Banca centrale europea
che, in un'intervista al Financial Times, afferma come la Bce si
stia "avvicinando al punto in cui i tassi non sono più
restrittivi" e in cui "potremmo dover mettere in pausa, o
interrompere, la loro riduzione".
In questo quadro è aumentata anche la tensione sui titoli di
Stato europei, con lo spread tra Btp e Bund tedeschi a 10 anni
che viaggia sui 107 punti base e il rendimento del prodotto del
Tesoro al 3,61%, con una crescita di 7 'basis point' rispetto
alla chiusura di ieri.
In Piazza Affari tra i titoli principali resta molto debole
Recordati, in calo di oltre 6% a 55,95 euro, che si avvicina ai
55,7 euro del collocamento del 5% concluso da Rossini (fondo
Cvc) nella notte. Brunello Cucinelli cede il 2,2%, con
Stellantis in calo dell'1,6%. Piatte le banche, ancora in rialzo
Leonardo (+2% a 35,7 euro). Corre sempre Stm, che sale del 6,8%
a 24,7 euro dopo il report positivo di Jefferies.
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