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Miriam Leone, 'la mia Oriana libera e coraggiosa'

Miriam Leone, 'la mia Oriana libera e coraggiosa'

Su Rai1 è Miss Fallaci, "raccontiamo gli anni della formazione"

SANREMO, 17 febbraio 2025, 19:34

Redazione ANSA

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(dell'inviata Angela Majoli) La libertà, la schiettezza, il coraggio che ne fanno "un'eroina romantica senza mezze misure", ma anche "una femminista solitaria che va avanti per la sua strada e allo stesso tempo apre anche un percorso per le altre donne": sono le caratteristiche di Oriana Fallaci che Miriam Leone ha amato di più nell'interpretare gli anni della formazione della più influente e controversa giornalista italiana del XX secolo, scomparsa nel 2006, nella fiction Miss Fallaci, quattro serate dirette da Luca Ribuoli, Giacomo Martelli e Alessandra Gonnella, in onda su Rai1 da martedì 18 febbraio e su RaiPlay anche in lingua originale. "È un bellissimo romanzo di formazione che spero possa ispirare le nuove generazioni, perché racconta la storia di una ragazza che a 26 anni parte e va da sola alla conquista dell'America: una storia di coraggio, ma anche di grande dolore, di sofferenza, che insegna quanto sia importante nella vita scegliere anche le persone che amiamo", racconta l'attrice incontrando la stampa a Sanremo, a margine della sua partecipazione al festival come co-conduttrice della serata di giovedì. "Miss Fallaci è Oriana in America, dove la chiamavano proprio così e dove vivrà a lungo, abitando a New York fino alla fine dei suoi giorni", spiega Leone. Siamo negli anni '50 e Oriana Fallaci è ancora conosciuta come 'la ragazza del cinema' e lavora come cronista per L'Europeo. "Va a New York per cercare di intervistare Marilyn Monroe, non ci riesce, e da questo grande fallimento nasce l'articolo che la farà diventare una firma di peso. In realtà voleva scrivere di politica, ma Oriana fa politica anche quando parla di Hollywood, svela quello che c'è dietro quel mondo dorato, apre gli occhi sulla verità anche a costo di essere disturbante o provocatrice, sempre con grande intelligenza, approfondimento, studio", sottolinea ancora Miriam Leone.
    Prodotta da Paramount, Minerva Picture, in associazione con Redstring, Miss Fallaci è anche il ritratto tagliente, spesso crudo e ironico, di una società dominata da figure maschili, e la storia della relazione intensa e tormentata che la giornalista ebbe con il collega Alfredo Pieroni (interpretato da Maurizio Lastrico), un legame carico di passione, di insicurezze e paure, che alla fine trascinò Fallaci in una spirale di autodistruzione. "Visse un amore tossico per un uomo narcisista, ebbe una vita privata disastrosa, e quella era un'epoca in cui una donna sicuramente non si poteva permettere una carriera brillante e una vita felice, una sintesi che anche oggi è molto difficile". Il racconto tocca anche il dramma dell'aborto, che ispirò poi Lettera a un bambino mai nato: "Mentre eravamo sul set a Sofia - racconta Leone - scoprii di essere incinta di mio figlio Orlando, una condizione che ha creato un legame particolare e intenso con il personaggio. L'aborto è un diritto ma anche un dolore profondo, e Oriana ha avuto il coraggio di gridare a tutti che cosa fosse questo dolore, questa indecisione. È un fatto che raccontiamo con grande rispetto e che abbiamo riscostruito attraverso le lettere private e grazie al sostegno della famiglia". La storia, che ha fra gli interpreti anche Francesca Agostini, Johannes Johannesson, Ken Duken, Rosanna Gentili, Giordano De Plano, Francesco Colella, si concentra negli anni tra il 1956 e il 1961, e non ritrae quindi la corrispondente di guerra, l'intervistatrice implacabile dei leader mondiali, la voce delle invettive de La rabbia e l'orgoglio post 11 settembre: "C'è però l'Oriana staffetta partigiana, un episodio che testimonia appieno il suo amore per la libertà. Se aveva un brutto carattere? Probabilmente sì. Ma mi piace citare Anna Magnani: tutte le persone di carattere hanno un brutto carattere", conclude.
   

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