Uno dei concerti più attesi non
solo del cartellone di Ferrara Musica, ma dell'intera stagione,
quello con la Budapest Festival Orchestra, riporta la celebre
compagine sinfonica ungherese al Teatro comunale Claudio Abbado
della città estense con il suo direttore e fondatore Ivan
Fischer il 23 gennaio alle 20.30. Il 24 alle 20 l'Orchestra
suonerà al Teatro Grande di Brescia.
Nelle uniche due date italiane di una tournée in giro per
l'Europa, il concerto della Budapest Festival Orchestra impagina
un doppio programma, uguale nella prima parte e dedicato ai
fratelli Mendelssohn, Fanny e Felix. Della prima, Iván Fischer
dirigerà un brano particolare che impegna i professori
dell'orchestra anche nell'insolita veste di coristi per
interpretare il brano Schnell Fliehen die Schatten der Nacht,
lavoro corale di particolare suggestione scritto da Fanny nel
1846 nel contesto del ciclo Gartenlieder (Canti del giardino).
La locandina mostra poi il Concerto per violino e orchestra
in mi minore Op. 64, l'ultima composizione per solista e
orchestra sinfonica di Felix Mendelssohn Bartholdy e uno tra i
più famosi concerti per violino e orchestra di tutti i tempi.
Solista il violinista francese Renaud Capuçon. Nella seconda
parte il programma prosegue con due altrettanto celebri
sinfonie: a Ferrara la N. 8 in Sol maggiore, detta "Inglese", di
Antonín Dvořák considerata, assieme alla Sinfonia N. 7 in Re
minore e alla N. 9 in Mi minore, il picco degli scritti
sinfonici di Dvořák e tra le sinfonie meglio riuscite del XIX
secolo; a Brescia, Fischer dirigerà, invece, la Sinfonia N. 5 di
Gustav Mahler, composta fra il 1901 ed il 1902 in cinque
movimenti, il quarto dei quali, l'Adagietto, venne inserito da
Luchino Visconti nel film Morte a Venezia.
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