Davanti a uno spettacolo della qualità di questo ''Ditegli sempre di sì'', che si replica all'Ambra Jovinelli di Roma sino al 19 gennaio, prima di una lunga tournée che arriverà allo Strehler di Milano dal 18 marzo al 5 aprile, bisogna riconoscere il coraggio di Roberto Andò nel leggere Eduardo prescindendo dall'invadente ricordo che ancora abbiamo di lui attore, ma ancor prima quello di Carolina Rosi, che oggi guida la compagnia che fu di Luca De Filippo e si ritrova ad essere l'erede di quella famiglia, nello scegliere un regista di alta personalità.
E il risultato c'è, con un testo che resta molto divertente
ma lascia spazio a ombre inquietanti giocando sul sottile
confine tra chi, come Michele Murri appena uscito di manicomio,
si aggrappa a una razionalità estrema, ed è pazzo, e chi, sano,
ha fissazioni, passioni, sofferenze che possono arrivare ad
apparire assurde, forse anche folli, a cominciare da Luigi
Strada, poeta e attore mosso da un sacro fuoco.
I due erano i
ruoli con cui Eduardo e Peppino duellavano in scena, lasciando
spazio anche a eventuali improvvisazioni, con la forza
espressiva del napoletano. Oggi abbiamo un Gianfelice Imparato
che torna a interpretare Michele dopo vent'anni e trova una sua
personale, vera e poetica chiave umana e moderna, e Edoardo
Sorgente che ne offre il contraltare in una prova d'attore quale
macchietta forse anche un po' folle, che recitano in italiano,
avendo Andò recuperato la traduzione che Eduardo preparò per la
versione televisiva di ''Ditegli sempre di sì''.
Con Milano, alcune delle tappe principali della tournée di
''Ditegli sempre di sì'' saranno: Modena 23-26 gennaio; Caserta
14-16 febbraio; Pontedera 22-23 febbraio; Cuneo 1 marzo; Carrara
7-8 marzo; Parma 21-22 aprile; Locarno 23-24 aprile.
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