Lucia Calamaro con 'Si nota
all'imbrunire', che ha debuttato al Napoli Teatro Festival,
forte anche di Silvio Orlando come protagonista, e sarà poi il
12 e 23 luglio al Festival di Spoleto, dimostra di essersi
addolcita col tempo andando verso una scrittura più limpida e
capace di arrivare al pubblico e persino divertirlo non solo con
il lavoro di regia e sugli attori, che firma sempre lei, ma
anche appunto col testo con i suoi paradossi nevrotici e scarti
di senso. E il pubblico ha reagito bene, con tante risate e
lunghi applausi finali al Teatro San Ferdinando.
La casa di campagna della scena di Roberto Crea, pareti
bianche, un tavolo, panche e poco altro, ricorda una clinica
psichiatrica e Silvio Orlando, che è alle prese con due figlie,
un figlio e un proprio fratello, è bravissimo a mostrarsi
avvolto in questo parlare continuo e confessare la propria
incapacità affettiva e di comunicazione, ora avvilito e
sconsolato, ora sorpreso e come inutilmente prigioniero di riti
che vive come assurdi.
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