Il 2024 è stato un anno magico per Giorgia, che oltre alla musica, ha scoperto una nuova sé anche in versione televisiva, prima con la co-conduzione del festival di Sanremo, poi riscuotendo successo come padrona di casa ad X Factor. "Un anno fa l'esperienza al festival mi ha avviato a una strada diversa. E ci ho preso gusto, ma il percorso musicale non si è fermato", racconta la cantante romana che torna sul palco dell'Ariston, stavolta in gara, con il brano La cura per me, che firma insieme a Blanco e Michelangelo ("un testo che sento molto mio, anche se scritto per la maggior parte da Blanco che ha una sensibilità spiccata"), a trent'anni esatti dalla vittoria con Come Saprei. "In realtà non era previsto andare al festival. Ma quando è venuta fuori La cura per me abbiamo capito che avevamo tra le mani una canzone importante, di quelle che vorrei rimanessero nel tempo. E a pensarci c'è una certa poesia a tornare in gara a 30 anni da Come saprei. Oggi vivo le cose con più leggerezza, e ho meno paura di fare brutta figura ma un po' d'ansia c'è sempre".
Dopo l'ascolto dei brani in gara riservato agli addetti ai lavori nei giorni scorsi, le sue quotazioni sono volate alle stelle, ma lei mette le mani avanti. "Apprezzo la vibrazione positiva, perché in passato ho sentito quella negativa. Anche mio figlio ha detto meglio questa, rispetto a quella di due anni fa. Però, lo sappiamo, il pronostico non ci azzecca mai. E Sanremo lo devono vincere i ragazzi, dai non scherziamo, deve vincere un pischello o una pischella - se la ride, con quel suo intercalare romanesco che si gioca sempre al momento giusto -.
Trenta anni fa vinsi con Fiorello e Morandi in gara, ancora chiedo loro scusa".
Il suo obiettivo, spiega Giorgia che a 53 anni ("portati benissimo, vero? Però che fatica...") non vuole rinunciare a mettersi in gioco e a confrontarsi "con la musica che cambia perché non ti devi mai fermare nella creatività", "è riuscire a fare quello che devo fare e farlo bene. La mia vittoria è far bene la canzone". L'ultima volta in gara era andata due anni fa, con Parole dette male, ma - per sua stessa ammissione - non andò molto bene. "Non volevo neanche tanto partecipare. Per me fu un Sanremo interiore, la prima cosa ufficiale dopo il covid, dopo essermi molto chiusa. Devo dire grazie a quella esperienza anche se non fu un successo perché ho ritrovato, lì dove tutto era iniziato, la scintilla che credevo di avere perso. I momenti bui ti aiutano più di quelli di luce. Se non fossi andata, forse sarei ancora chiusa a casa". Invece ora ha trovato anche nuovi spazi in tv. E magari dopo X Factor, potrebbe arrivare proprio il festival. "Per ora non me l'hanno chiesto e non capisco perché - dice, ridendo -. Certo i prossimi anni mi sa che sono già belli pieni, però se se sbrigano...", lancia lì, e chissà che qualcuno prima o poi non l'accontenti.
Il titolo del brano sanremese riporta alla memoria la meravigliosa canzone di Franco Battiato, La cura. "Un pezzo enorme, da non toccare. E abbiamo ragionato se cambiare, ma quel 'per me' aggiunge un livello di umiltà e modestia. E non ho pensato a proporre La Cura nella serata delle cover: ci sono artisti che non vanno ricantati", senza svelare però su cosa è caduta la sua scelta.
Per festeggiare insieme al pubblico i trent'anni di "Come Saprei", da giugno l'artista tornerà live in tre scenari unici: 13 giugno alle Terme di Caracalla di Roma, il 25 luglio al Teatro Greco di Siracusa, il 16 settembre alla Reggia di Caserta (Piazza Carlo di Borbone). La festa continua poi a novembre e dicembre nei palasport, con il via il 25 novembre a Jesolo (data zero), e poi Bologna (6 dicembre), Firenze (8 dicembre), Torino (10 dicembre), Milano (13 dicembre), Padova (16 dicembre) e Bari (20 dicembre).
Riproduzione riservata © Copyright ANSA