Lo scorso agosto salvò la produzione di "Adelaide di Borgogna" al Rossini Opera Festival di Pesaro, rimasta senza il direttore titolare Francesco Lanzillotta finito ko dopo un incidente: Enrico Lombardi in pochissimo tempo salì sul podio dell'Orchestra Sinfonica Nazionale della Rai e diresse un'opera che pochissimi hanno in repertorio e sconosciuta al grande pubblico.
Le lodi nei suoi
confronti furono numerose e gli hanno aperto le porte di altre
importanti istituzioni concertistiche, come l'Orchestra Haydn di
Bolzano e Trento, l'Orchestra Sinfonica di Milano, il Teatro
Regio di Parma e molte altre.
Un vecchio amore di Enrico Lombardi rimane però la direzione
dell'Orchestra del Collegium Musicum Almae Matris di Bologna,
città dove l'artista vive da qualche anno.
E dunque per l'ultimo
appuntamento della rassegna MusicAteneo 2024 dell'Università
bolognese, Lombardi torna su quel podio per un concerto, che
vede impegnato anche il Coro del Collegium, in un programma che
affianca due compositori, Ludwig van Beethoven e Johann Nepomuk
Hummel, entrambi attivi nell'area viennese nei primi anni
dell'Ottocento, accomunati da una sincera amicizia, ma anche da
un'animata rivalità. Del primo verrà presentata la celeberrima
Ouverture "Coriolan" Op. 62, del secondo la più rara Messa N. 3
in re Op. 111. L'appuntamento, a ingresso libero, è per domenica
16 giugno, alle 21.30, nella Basilica di San Francesco a
Bologna.
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