Secondo appuntamento per il ciclo di concerti di Conoscere la Musica di Bologna, il 6 marzo alle 20.30 alla Sala Biagi, con il pianista Ingo Dannhorn, al debutto sotto le Due Torri.
Il cinquantenne artista tedesco, del quale
il collega Gerhard Oppitz ha detto: "ha favolose capacità
tecniche e una combinazione ideale di intelligenza e
sensibilità", suonerà sullo storico pianoforte Steinway del 1930
in dotazione alla Sala Biagi un programma che lega Haendel,
Beethoven e Brahms.
Si comincia con l'Aria e Variazioni in si bemolle maggiore
tratta dalla Suite N.
1 HWV 434 di Georg Friedrich Haendel, e a
seguire la celeberrima Sonata N. 21 in do maggiore Op. 53
"Waldstein" di Beethoven, per concludere con le altrettanto
famose Variazioni e Fuga su un tema di Haendel Op. 24 di
Johannes Brahms. Lo stesso tema da Haendel utilizzato per le sue
assai più semplici variazioni all'interno della prima Suite in
si bemolle maggiore.
Quelle di Brahms, composte nel 1861 per Clara Schumann,
furono eseguite per la prima volta il 7 dicembre ad Amburgo
proprio da Clara, la quale scrivendo alla figlia Marie le disse:
"Johannes ha scritto alcune bellissime cose e delle variazioni
che mi hanno proprio deliziata, piene di genio e con una fuga
alla fine che combina abilità ed ispirazione in una maniera di
cui raramente ho visto l'eguale. Sono spaventosamente difficili,
ma le ho quasi imparate - sono dedicate 'a una cara amica', e tu
puoi immaginare quale gioia mi dà il fatto ch'egli abbia pensato
a me mentre scriveva queste magnifiche variazioni".
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