Il pianista Alexander Romanovsky
torna ad esibirsi alla Sapienza di Roma il per il quarto
appuntamento che l' Istituzione Universitaria dei Concerti sta
dedicando all' integrale per pianoforte solo di di Sergej
Rachmaninov, in occasione del 150° anniversario della nascita
del grande compositore russo. Mi ha sempre intrigato l'aspetto
più umano di un compositore - spiega Romanovsky - un aspetto che
semplicemente approcciando le opere più famose non sempre si
riesce a scorgere. Nel caso di Rachmaninov, ad esempio, è
difficile pensare come potesse anche solo immaginare alcune
melodie, alcune soluzioni armoniche e ritmiche, talmente
innovative e riuscite. Le opere meno conosciute, ma non per
questo di minor valore, osserva, consentono invece di capire
meglio il suo linguaggio e ascoltare le composizioni più famose
in un modo nuovo. Alexander Romanovsky, vincitore a soli 17
anni del Concorso Busoni, è ospite di palchi tra i più
prestigiosi al mondo e con illustri direttori d' orchestra. E'
nato in Ucraina nel 1984, e a 13 anni si è trasferito in Italia
per studiare all'Accademia Pianistica di Imola. Nel 2009 ha
conseguito l'Artist Diploma presso il Royal College of Music di
Londra. Gli anni recenti lo hanno visto estendere la propria
attività a sostegno della promozione dei giovani talenti e della
musica classica in collaborazione con enti importanti come
l'Accademia Musicale Chigiana.
.
Riproduzione riservata © Copyright ANSA