Spetterà al batterista
napoletano Tullio De Piscopo il compito di aprire la ricca nove
giorni di musica di Time in Jazz 2023. Dall'8 al 16 agosto, la
trentaseiesima edizione del festival diretto da Paolo Fresu e
organizzato da Mattea Lissia, farà tappa con la sua carovana di
concerti tra Berchidda e i tanti comuni galluresi, da Banari a
Bortigiadas, da Buddusò a Cheremule, Loiri, Luogosanto, Mores,
Oschiri e molti altri ancora svelando ogni volta scenari e
paesaggi dell'anima.
Time in Jazz si presenta quest'anno nel segno di Futura,
titolo e spunto presi in prestito da un'indimenticata canzone di
Lucio Dalla. "Futura è visione e coraggio. Quello del poter
affrontare un presente complesso che mai avremmo immaginato di
dover vivere, e che va condiviso nel crossover generazionale e
con quell'apertura che è del jazz in quanto musica meticcia e
attuale", spiega Fresu in occasione della conferenza stampa
organizzata per la prima volta in trentacinque anni a Berchidda,
nell'ex caseificio Sa Casa.
Se il desiderio è quello di "non voler cancellare mai quel
bisogno di emozione, di pathos e di condivisione che alimenta le
nostre vite" perché, sempre citando un verso del grande
cantautore bolognese, "Chissà domani su che cosa metteremo le
mani e se si potrà contare ancora le onde del mare", l'edizione
numero 36 del festival punta ad abbracciare idealmente diverse
generazioni con un cartellone ricco di jazz e stili musicali.
Appuntamenti emblematici di questa idea di crossover, quello dei
GuerzonCellos, duo bolognese composto da Enrico e Tiziano
Guerzoni, padre e figlio, che suonano il violoncello in modo
eclettico e originale; il progetto popOFF! con cui Paolo Fresu e
la cantante Cristina Zavalloni rendono omaggio in chiave jazz
alle canzoni dello Zecchino d'oro e il quintetto che riunisce
quattro giovani musicisti intorno alla batteria di Gianni
Cazzola, autentico senatore del jazz italiano.
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