Il balletto ritrova il suo pubblico
al teatro alla Scala dopo i mesi di pandemia e le esibizioni
viste in streaming o in tv. Un ritorno in presenza, con una
capienza massima in teatro di 500 persone, che si terrà nel
corso di tre serate, il 9, 10 e 11 giugno, con un programma a
quattro firme che porterà in scena novità e riprese, nel segno
di grandi compositori.
Sono quattro i coreografi protagonisti delle serate del
balletto alla Scala: per la prima volta in cartellone ci sono le
firme di András Lukács e Jiří Bubeníček, accanto al ritorno di
un celebre balletto di Alexei Ratmansky e una nuova, ampliata
versione del balletto creato da Manuel Legris per l'evento '…a
rivedere le stelle' dello scorso 7 dicembre. Il tutto con Kevin
Rhodes a dirigere l'orchestra della Scala. "È una serata con
stili diversi - ha commentato Rhodes - che unisce due pezzi che
sono su musica scritta per il balletto e due su musica non
destinata al balletto. Con un'esplosione finale di gioia e
giovinezza con Alexei Ratmansky e il Concerto DSCH".
La prima creazione è una nuova produzione del teatro di
Manuel Legris, direttore del corpo di ballo della Scala, 'Verdi
Suite'. La coreografia ha preso vita su alcuni passaggi delle
musiche che Giuseppe Verdi scrisse per le danze nelle sue opere
'I vespri siciliani', 'Jerusalem' e la versione francese de 'Il
trovatore'. Questa creazione diventerà anche un omaggio a Carla
Fracci: Legris ha ampliato il progetto iniziale creando
movimenti su alcuni brani estratti dal 'Ballo della Regina' del
'Don Carlos' per dedicarlo alla stella della danza scomparsa da
poco, per il legame che l'Étoile aveva con le musiche di Verdi.
"Siamo tutti molto felici di tornare in presenza con il pubblico
- ha detto Legris -, oggi è un giorno di luce e speriamo che
questa serata sia piena di belle cose per tutti".
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