E' J-Ax il personaggio che nel 2016 ha rappresentato al meglio le persone e le tematiche LGBTI: a decretarlo sono stati i Diversity Media Awards 2017, la cui cerimonia di premiazione si è tenuta stasera all'Unicredit Pavilion di Milano.
Oltre al rapper, 'Perfetti sconosciuti' è stato eletto miglior film, 'Un medico in famiglia' migliore serie tv italiana, 'Modern Family' migliore serie straniera, 'Stato Civile' miglior programma tv, 'Il ruggito del coniglio' miglior programma radio, mentre Smemoranda ha avuto la migliore pubblicità e Lodovica Comello è risultata influencer dell'anno.
A margine della premiazione J-Ax ha commentato il senso della sua partecipazione: "Sono cresciuto apprezzando e rispettando le diversità, a scuola mi hanno insegnato che i diritti sono per tutti: essere qui è un modo per sottolineare anche a chi mi segue che questo è l'atteggiamento giusto e da persone evolute nel 2017". D'altra parte l'hip-hop per tradizione ha avuto problemi per il linguaggio: "Si tratta anche di un fraintendimento - spiega l'artista - Io non le uso certe parole, ma nel rap la parola con la 'F' raramente è un insulto agli omosessuali. Del resto il genere viene dal ghetto dove a volte c'è ignoranza, ma l'ambiente non è omofobo come si vuol far credere: detto questo io non uso quella parola e non faccio certi discorsi". Semmai il rapper ha voluto parlare del tema anche nel suo lavoro: "Nel mio ultimo disco tocco questo argomento nella canzone 'L'uomo col cappello', dove parlando di quando ho sbagliato a farmi la tinta ai capelli dico 'meno male, perché a scuola il giorno dopo ho capito cosa si prova a essere chiamato fr-': è stata una fortuna essere bullizzato, perché ho potuto provare empatia per chi lo è veramente". Tra gli ospiti della serata Lino Banfi, Javier Zanetti, Gino Strada, Roberto Vecchioni, Paola Turci, Malika Ayane, Oscar Farinetti, Ermal Meta, Syria, Ilenia Lazzarin, Ilaria Dallatana e il sindaco di Milano Beppe Sala che a margine ha sottolineato l'impegno della metropoli lombarda come "città che si occupa di diritti in maniera attiva". "Premiare il mondo dell'informazione e dell'intrattenimento per l'impegno sui temi LGBTI è importante perché sono loro che formano l'opinione pubblica, per noi i vincitori sono tutti i nominati - spiega la presidente dell'associazione no-profit Diversity Francesca Vecchioni - L'intrattenimento in particolare sta riuscendo a rappresentare bene le persone LGBTI, nelle serie tv ad esempio, spesso con una rappresentatività realistica delle persone, non tramite macchiette. Molto stanno cominciando a fare anche i programmi tv, un po' meno l'informazione: l'anno scorso si è parlato tre volte di più di questi temi, ma con notizie di fonte politica, e così si rischia di sbilanciare dai fatti alle opinioni".
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