S'intitola metaforicamente
"Si/lenzio" la performance tra arte e moda dello stilista Sylvio
Giardina realizzata in collaborazione con Alessio de Navasques
che ne ha curato l'allestimento, nel Museo Nazionale Romano
delle Terme di Diocleziano. Un solo abito, monumentale, è
indossato da Mina Serrano, affermata performer e artista visiva
spagnola, che rievoca e dà corpo alla figura di Persefone-Kore:
avvolta in nel grande abito è una presenza oracolare e potente.
L'installazione sonora che dall'ingresso introduce all'Aula X è
un invito alla visione, alla riflessione. Ispirandosi al mito di
Persefone rapita agli inferi che torna ciclicamente sulla terra
a riportare la primavera, e quasi a creare un dialogo con la
mostra allestita all'interno del Complesso delle Terme, dedicata
al ritrovamento della tomba di una fanciulla dell'VII secolo
a.C, con il suo corredo intatto di preziosi monili di ambra, i
frammenti di testi e parole antiche richiamano alla memoria la
leggendaria Kore, la fanciulla per antonomasia, la tessitrice
cosmica, simbolo della vita stessa.
Nell'unico abito scultoreo e monumentale, quasi un archetipo,
presentato, Sylvio Giardina ha riunito memorie e pratiche
dell'atelier, recuperando nei frammenti di tessuto, negli
scampoli di stoffa rimasti, le storie e i ricordi delle donne
che negli oltre dieci anni di vita del brand hanno scelto,
provato e poi indossato le sue creazioni. L'archivio delle
collezioni passate, si fa mappa, pattern compositivo: dalle
stoffe usate per la doppiatura, a quelle preziose della
sartoria, come organza di seta, gazzarre, chiffon, georgette,
crepe, cady, mikado, duchesse, ai pizzi francesi, con foglie di
velluto, ai bagliori di fili metallici.
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