GIUSEPPE CORONGIU,
'S'INTELLIGENTZIA DE ELIAS' (JANUS EDITORE, PP 498, EURO 25) -
Un'intelligenza artificiale per sostituire Giunta e Consiglio
Regionale. Un progetto ideato da un consorzio di imprenditori,
in combutta con una potente corporazione cinese. Un piano
tecnologico di avanguardia per rimpiazzare parlamento ed
esecutivo regionali, ormai ritenuti inadeguati all'autonomia. È
uno degli scenari sullo sfondo di S'intelligèntzia de Elias,
romanzo giallo scritto interamente in lingua sarda da Giuseppe
Corongiu, scrittore, giornalista, autore di numerosi studi e
saggi sulla difesa e promozione delle minoranze linguistiche (è
stato anche responsabile delle politiche linguistiche della
Regione).
"Va bene sul fatto che la lingua sarda - spiega l'autore
all'Ansa - non è un fatto di chiusura regressiva e neanche un
estremismo ma è una presa di posizione a favore dei Sardi che la
stanno abbandonando. Più che una forma di resistenza, di
esistenza direi". Il libro è pubblicato da Janus Editore nella
collana I Romanzi. Corongiu ha ambientato il suo romanzo fra il
2030 e il 2038. È un giallo distopico con la città di Cagliari a
fare da centro di tutta l'azione narrativa (l'autore si sofferma
spesso a descriverne l'architettura, l'urbanistica, le strade,
le spiagge, i palazzi del potere, il paesaggio umano). La trama
parte da quello che sta succedendo nei giorni nostri. La
Sardegna post 2030 ha sconfitto il Covid e naviga verso il
futuro nel bel mezzo della rivoluzione intercontinentale basata
sui nuovi apporti tecnologici dell'intelligenza artificiale. Un
giornalista fallito a caccia di rivincite, Elias Dessanay, si
ritrova a indagare sulla misteriosa morte di una ragazza trovata
cadavere a Cagliari, in un sottopassaggio dell'Asse mediano.
Il protagonista, antieroe pieno di vizi e difetti, agisce in
competizione e collaborazione con Edoardo Curreli, alto
ufficiale dei carabinieri in forza ai Servizi Segreti. Lo stesso
cronista racconta, attraverso dei flussi di coscienza, una
vicenda che si snoda in un thriller politico - sociale
contrassegnato da uno scenario fatto di disperazione
generazionale, conflitti familiari, sesso malato, denuncia
civica, autodeterminazione mancata, lingua negata, ipocrisia del
sistema politico-culturale, spopolamento, contrapposizione
città-campagna, false riforme, colpe ataviche, crisi editoriali,
classe dirigente inadeguata e parassitaria. Tra colpi di scena,
sorprese, personaggi ambigui e vicende rocambolesche, Dessanay,
dopo tante bugie, scoprirà la verità e diventerà, particolare
che racconta Curreli nell'incipit, protagonista di una svolta
clamorosa nella storia sarda. Corongiu, 56 anni, nato a Laconi,
ma da tempo a Cagliari è alla sua seconda prova nel campo della
narrativa in lingua sarda dopo l'uscita di "Metropolitània e
àteros contos tòpicos, distòpicos e utòpicos" (2019).
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