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Il 'festival fantasma' e quel primo brano scritto da Costanzo

Il 'festival fantasma' e quel primo brano scritto da Costanzo

A Libri Come testi inediti Cantastampa ritrovati da Bovi-Panella

ROMA, 14 marzo 2025, 14:18

Redazione ANSA

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Se Telefonando, cantata da Mina con la musica di Ennio Morricone, arrivò tre anni dopo. L'esordio di Maurizio Costanzo come autore di testi di canzoni risale al 1963 quando scrisse le parole di Camilla, un brano musicato da Piero Soffici per il Cantastampa, una rassegna musicale ideata dal giornalista Sandro delli Ponti con il patron del festival di Sanremo Gianni Ravera, che aveva la particolarità di sostituire i parolieri con autori iscritti all'Ordine dei giornalisti. Un 'festival fantasma', lo definiscono il giornalista Michele Bovi e l'autore Pasquale Panella, che firmano un libro che rivela la storia straordinaria e sconosciuta di quella manifestazione che negli anni Sessanta radunò l'élite della musica italiana assieme alle grandi firme di quotidiani, periodici, radio e televisione.
    Una storia dimenticata perché quasi tutti quei brani sono rimasti inediti, i depositi alla Siae risultano perlopiù contraffatti ai danni dei giornalisti, i filmati delle serate trasmesse all'epoca dalla prima e la seconda rete della televisione sono per ora introvabili nelle teche Rai.
    Un mistero che il libro di Bovi e Panella "C'era una volta il Cantastampa. Quando i giornalisti spodestarono i parolieri" (Coniglio editore) in buona parte risolve pubblicando tutti quei testi inediti e indagando su responsabilità e colpe dell'irreperibilità dei materiali. Alla presentazione romana del volume, sabato 22 marzo alle 17 all'Auditorium Parco della musica Ennio Morricone all'interno della rassegna Libri Come, oltre agli autori ci saranno protagonisti e testimonial del Cantastampa che leggeranno i testi delle canzoni che li riguardano: Edoardo Vianello, Don Backy, il chitarrista dei Rokes Johnny Charlton. Testi che scrissero Sandro Ciotti, Gianni Minà, Antonio Lubrano, Joe Marrazzo, Emilio Fede, Vincenzo Buonassisi, Italo Cucci, Leoncarlo Settimelli, Laura Griffo, Ivano Davoli, Kris Mancuso, Franco Moccagatta e altri cento celebri giornalisti. Persino l'inviato della rivista "Selezione Medica" Lino Businco, all'epoca docente di Patologia generale all'Università La Sapienza e giornalista pubblicista: il suo testo sarà letto dall'endocrinologo, omeopata e scrittore Francesco Eugenio Negro.
    A ricordare Maurizio Costanzo saranno il suo amico e storico avvocato Giorgio Assumma che leggerà il testo di Futuro scritto dal giornalista per il Cantastampa del 1972, e Camilla Costanzo, giornalista e sceneggiatrice, che leggerà proprio Camilla il testo compilato dal padre dieci anni prima della sua nascita.
    Una canzone di cui i familiari di Maurizio ignoravano l'esistenza. Altro mistero - svelato - del Cantastampa.
    Sul canale Youtube @cantastampa è rintracciabile la playlist "I giornalisti leggono i giornalisti". Sono Italo Cucci, Mattia Feltri, Aldo Grasso, Carmel Lasorella, Maria Concetta Mattei, Manuela Moreno, Antonio Ricci con il Gabibbo, Mariolina Sattanino, Tiberio Timperi, Marco Travaglio, Aldo Vitali. Tutti a interpretare i testi scritti negli anni Sessanta dai loro colleghi per la rassegna oggi riportata alla luce da Michele Bovi e Pasquale Panella.
   

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