(di Mauretta Capuano)
BENEDETTO CROCE, 'SOLILOQUIO E ALTRE
PAGINE AUTOBIOGRAFICHE' (ADELPHI, PP 123, EURO 12) A CURA DI
GIUSEPPE GALASSO CON LA PREFAZIONE DI PIERO CRAVERI
A 70 anni dalla morte di Benedetto Croce, avvenuta a Napoli
il 20 novembre 1952, Adelphi pubblica 'Soliloquio e altre pagine
autobiografiche' , a cura di Giuseppe Galasso, con la prefazione
di Piero Craveri, che sarà in libreria il 14 ottobre.
"Ma io scrivo queste pagine mentre rugge intorno la guerra, che
assai probabilmente investirà anche l'Italia; e questa guerra
grandiosa, e ancora oscura nei suoi andamenti e nelle sue
riposte tendenze, questa guerra che potrà essere seguita da
generale irrequietezza o da duro torpore, non si può prevedere
quali travagli sarà per darci nel prossimo avvenire e quali
doveri ci assegnerà. L'animo rimane sospeso; e l'immagine di sé
medesimo, proiettata nel futuro, balena sconvolta come quella
riflessa nello specchio d'un'acqua in tempesta" affermava Croce,
ideatore e promotore del Manifesto degli intellettuali
antifascisti pubblicato nel 1925 sulla rivista Il Mondo.
Oltre al Contributo alla critica di me stesso, Croce ha
dedicato alla propria "autobiografia mentale" numerosi passi
delle sue opere, della corrispondenza e, soprattutto, del diario
che per oltre quarant'anni ha tenuto nell'austero intento di
"invigilare" sé stesso. Sono le fonti a cui ha fatto riferimento
Galasso, storico e politico morto il 12 febbraio 2018,
ritagliando i passi più rivelatori per costruire un'antologia
che ci fa vivere dall'interno l'ininterrotto dialogo che Croce
ha intrattenuto con sé stesso e ci svela le ragioni profonde di
un'attività tanto prodigiosa. Un'attività che nasce da un'intima
tendenza per la letteratura e per la storia e che, dopo avergli
consentito di superare gli anni dolorosi e cupi successivi alla
scomparsa dei genitori e della sorella nel terremoto del 1883,
varca i confini dell'erudizione per poi aprirsi alla vita
politica e sociale.
"La breve raccolta che pubblichiamo fu approntata da Giuseppe
Galasso per Toni Servillo, il quale, nel 2016,
centocinquantenario della nascita di Benedetto Croce, lesse
numerosi di questi brani in una memorabile serata al teatro
Bellini di Napoli" ricorda nella prefazione Craveri, presidente
della Fondazione Biblioteca Benedetto Croce.
Grande conoscitore del pensiero di Croce, Galasso in questa
ricerca - che è tra i suoi ultimi lavori - in cui ha
approfondito tutta l'opera crociana, compresi i sei volumi dei
Taccuini di lavoro, ci permette di cogliere anche i risvolti più
personali e segreti del ruolo centrale dello scrittore,
filosofo dello "storicismo assoluto" e uomo politico sulla scena
pubblica: dall'"amaro compiacimento" che gli deriva nel 1925 -
dopo il rifiuto di sostituire Gentile come ministro
dell'Istruzione - dal "sentirsi libero tra schiavi", al senso di
liberazione "da un male che gravava sul centro dell'anima"
suscitato dall'arresto di Mussolini, sino all'emblematica
confessione del 1951: "La morte ... non può fare altro che così
interromperci, come noi non possiamo fare altro che lasciarci
interrompere, perché in ozio stupido essa non ci può trovare".
A Croce", nato a Pescasseroli, in Abruzzo, il 25 febbraio
1866, sarà dedicato il convegno 'La legge sul paesaggio di
Benedetto Croce a cento anni dalla sua approvazione', il 27
ottobre a Roma. Dal 1989 Adelphi ha pubblicato un ampio gruppo
di opere di Croce, la più recente delle quali è La storia
ridotta sotto il concetto generale dell'arte (2017).
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